Femminicidio: stalker sotto controllo grazie al braccialetto elettronico

Novità anti-femminicidio: grazie ad un emendamento del Pd gli stalker d’ora in avanti avranno vita dura. I molestatori infatti potranno essere monitorati tramite braccialetti elettronici e intercettazioni telefoniche.

Grazie ad un emendamento del Pd al decreto sul femminicidio d’ora in avanti stalker e chiunque sia accusato di maltrattamenti avranno vita dura. Dalla Camera arrivano infatti le prime novità tese a migliorare la lotta al reato di atti persecutori, spesso anticamera di violenze più gravi se non addirittura di omicidi. La larga maggioranza delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera hanno infatti approvato il ricorso a braccialetti elettronici e intercettazioni telefoniche per allontanare i molestatori dalle vittime.

Braccialetti elettronici e intercettazioni telefoniche

Approvato dal Governo il decreto anti-femminicidio per combattere la violenza sulle donne: l’articolo 275 bis del codice di procedura penale, che prevede il controllo tramite mezzi elettronici o altri strumenti tecnici, d’ora in avanti verrà infatti esteso anche agli stalker allontanati dalla casa della vittima, previo consenso dell’imputato. Sarà quindi possibile utilizzare i braccialetti elettronici per monitorare i molestatori e grazie ad un ulteriore emendamento Pd i magistrati potranno ricorrere anche alle intercettazioni telefoniche, soluzione di sicura efficacia per intervenire con tempestività in caso di bisogno. Ma le novità non finiscono qui, se da un lato viene eliminata la norma sull’allontanamento da casa per lesioni lievi, dall’altro viene introdotta un’aggravante per i reati di violenza sulle donne commessi ai danni o in presenza di bambini e donne incinta.

L’emendamento sulla querela divide il Centrosinistra

Il centrosinistra si è ritrovato diviso in merito all’irrevocabilità della querela per stalking prevista dal decreto. Sel ha votato contro, il Movimento 5 Stelle si è invece astenuto. Dopo lunghe discussioni è stato approvato un emendamento dei relatori Donatella Ferranti (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Pdl), che approva l’irrevocabilità della querela solo nei casi di minacce gravi e reiterate. La revoca però, come sottolinea Donatella Ferranti, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e relatrice del provvedimento, potrà avvenire solo in presenza dell’autorità giudiziaria. Le commissioni si aggiorneranno lunedì e il testo arriverà nell’Aula della Camera del decreto mercoledì. Auguriamoci che tutto fili liscio dato che la scadenza è prevista per il 15 ottobre e il provvedimento non è ancora passato al Senato.

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