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It’s on us, la campagna di Obama contro la violenza sessuale. “Dipende da noi”, questo il messaggio della campagna antiviolenza lanciata dal Presidente americano per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno in triste espansione, anche nei paesi cosiddetti civilizzati. Nel video, presentato alla Casa Bianca nei giorni scorsi, sono stati coinvolti diversi volti noti del calibro di Kerry Washington, Connie Brittone, Jon Hamm, che ci guardano dritti negli occhi invitandoci a non voltare la faccia di fronte alla violenza ma a trovare il coraggio di intervenire ed aiutare le potenziali vittime, possibilmente prima che accada.
It’s on us, dipende da noi
“Dipende da noi fermare le aggressioni sessuali, prima che accada… da noi dipende il rifiuto della tolleranza silenziosa, da noi dipende il rifiuto di accettare qualcosa che è inaccettabile” questo il messaggio lanciato da Barack Obama, uno dei 10 vip più seguiti su Facebook, nel suo video di trenta secondi, breve ma incisivo. Perché la violenza sessuale dipende da tutti noi, dai nostri silenzi complici, dalla nostra paura di intervenire ed assumerci responsabilità o persino della nostra ignoranza mista a viltà che ci porta a colpevolizzare le vittime.
La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ha coinvolto diverse celebrities americane tra cui Kerry Washington, Jon Hamm e Connie Britton, che si passano la parola invitandoci unanimemente a non guardare da un’altra parte: “Dipende da noi fermare le aggressioni sessuali, prima che accada. Accompagnare un’amica a casa, al sicuro. Dipende da noi non incolpare la vittima, prenderci cura l’uno dell’altro, non guardare da un’altra parte. Dipende da noi intervenire, assumerci la responsabilità, per fermare la violenza sessuale”. Obama a fine video sentenzia: “Impara come fare, e prenditi l’impegno, su itsonus.org”.
Abusi sessuali, un fenomeno in espansione
Dopo le Principesse Disney vittime di abusi di Happy Never After, ecco l’ennesima campagna antiviolenza in un’America sempre più brutale in cui, secondo le statistiche, almeno una donna su cinque ha subito abusi durante gli studi universitari. Ma la notizia ancor più allarmante è che solo il 12% delle donne denuncia i propri aguzzini, lasciandoli liberi di circolare e di mietere altre vittime. Succede, secondo Obama, perché “per le vittime, il trauma e il terrore possono durare a lungo… Rimangono lì e continuano a fare male, quando non si sa dove andare e a chi rivolgersi. Quando si è costretti a stare nella stessa classe o nello stesso college dell’aggressore”, ma anche perché, prosegue Obama, “la nostra società non considera ancora a sufficienza il valore delle donne. Noi ancora non condanniamo le violenze sessuali a voce alta come dovremmo”. Se poi le colpe ricadono su chi ha subito l’abuso è ancora peggio, “un affronto all’umanità e un insulto ai nostri valori fondamentali”, perché la violenza non va mai tollerata né giustificata in alcun modo. Fortunatamente la campagna ha già raccolto il consenso di moltissime persone e di oltre 200 college statunitensi mentre Obama ha promesso di rivedere le leggi che nel suo paese tutelano le vittime di abusi.