Leghista insulta su Facebook Selvaggia Lucarelli, lei lo umilia in radio. “Zitta Puttana” è il commento postato da Giuseppe Grasselli, candidato sindaco in provincia di Reggio Emilia, in risposta a un’immagine pubblicata da Selvaggia Lucarelli sulla sua bacheca Facebook. La foto in questione era quella di una delle bimbe annegate nel terribile incidente del Canale di Sicilia, accompagnata dal commento della blogger: “Lascio a voi decidere se era una cellula Isis, l’ennesima delinquente o colei che veniva a rubarci il lavoro. Magari Salvini lo sa.” Affermazione che evidentemente ha turbato la “sensibilità” del leghista, contattato (e umiliato) dalla stessa Lucarelli nel corso del programma Stanza Selvaggia su Radio M2o.
Quell’insulto che lui, Giuseppe Grasselli, ha definito un’opinione non è andato giù alla blogger Selvaggia Lucarelli, che anziché eclissarsi, come forse avrebbe voluto il candidato sindaco leghista, ha deciso di replicare contattandolo in diretta radio su M2o. La frase incriminata, “zitta puttana”, sarebbe stata pubblicata da Grasselli sotto la foto di una bimba annegata nel tragico incidente del Canale di Sicilia. Immagine accompagnata da un commento della Lucarelli: “ Lascio a voi decidere se era una cellula Isis, l’ennesima delinquente o colei che veniva a rubarci il lavoro. Magari Salvini lo sa.”
Dopo l’intervento di Selvaggia, ex di Davide Di Noi, alla radio, durante il quale la giornalista ha chiesto spiegazioni in merito all’insulto gratuito, Grasselli ha chiesto scusa: “Faccio le scuse, non è corretto, probabilmente è stato scritto in un momento mio di rabbia. Di casini ne ho già avuti abbastanza”. I colleghi leghisti si sono dissociati dal commento, liquidandolo come “personale” e Fabio Rainieri, segretario del Carroccio emiliano, ha ribadito la posizione porgendo sentite scuse alla Lucarelli da parte di tutta la Lega Nord Emilia: “A lei, a tutte le donne e a chiunque si è sentito offeso dal post incriminato, va la rassicurazione della segreteria nazionale della Lega Nord Emilia che quelle espresse da Grasselli non sono certo le nostre idee e le opinioni ma offese vergognose mosse da Grasselli a titolo puramente personale”. Stessa storia per il Pd, che si è spinto oltre suggerendo al leghista di ritirarsi dalla candidatura, in quanto inadatto a rappresentare la comunità.
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