La storia di Rita Atria

Rita Atria è stata una testimone di giustizia. E’ nata nel 1974 a Partanna ed è morta a Roma nel 1992. All’età di 11 anni, Rita ha perso il padre Vito, che apparteneva alla locale cosca e che fu ucciso in un agguato. Alla morte del padre Rita si è legata molto al fratello Nicola, che era anch’egli un mafioso. Ha raccolto molte confidenze sugli affari e sulle dinamiche mafiose di Partanna. Nel 1991 Nicola Atria è stato ucciso e la moglie, Piera Aiello, ha deciso di denunciare gli assassini e di collaborare con la Polizia. Rita Atria, all’età di 17 anni, ha seguito l’esempio della cognata e ha iniziato a fare delle rivelazioni, le quali sono state raccolte in particolare da Paolo Borsellino, che all’epoca era procuratore di Marsala. Fra Rita Atria e Borsellino è nato un legame molto stretto: Rita lo amava come un padre. Le sue deposizioni hanno permesso di arrestare numerosi mafiosi. Una settimana dopo la strage di via D’Amelio Rita Atria si è uccisa, lanciandosi dal settimo piano.

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