Quali sono i 10 benefici della meditazione? Chi ama questa antica pratica conosce già i benefici che apporta alla salute dell’organismo: sono, infatti, numerosi sia i benefici fisici che quelli mentali regalati dalla meditazione. L’impatto positivo di questa pratica sul corpo sta trovando sempre più conferme nel mondo scientifico, che cerca – tramite diversi studi – di verificare gli ottimi effetti della meditazione sul cervello, sulla salute e sul benessere, in generale: basti pensare alla gestione dello stress e del dolore, solo per citarne un paio. Siete curiosi di scoprire di più in merito? Ecco alcuni dei tanti motivi per cui fare meditazione, quotidianamente e con costanza.
Combatte lo stress
Come i motivi per fare yoga, anche quelli per fare meditazione sono tanti. La meditazione combatte lo stress: questa preziosa pratica allevia, infatti, i sintomi di depressione e ansia e agevola, inoltre, la concentrazione. La meditazione pare non abbia, del resto, effetti negativi sulla salute e, se praticata con costanza, può condurre a numerosi vantaggi. Un recente studio condotto presso la Carnegie Mellon University ha messo in evidenza la capacità della cosiddetta “meditazione mindfulness” di contrastare lo stress e aumentare la resistenza alle pressioni provenienti dall’esterno: la ricerca prevedeva una pratica meditativa di 25 minuti al giorno, per 3 giorni.
Agisce da antinfiammatorio
La meditazione agisce da antinfiammatorio. Uno studio pubblicato nel 2013 e condotto da ricercatori statunitensi, spagnoli e francesi ha dimostrato come l’intensa meditazione riesca a spegnere l’attività di alcuni geni legati ai processi infiammatori. Un altro studio – olandese, questa volta e pubblicato nel 2014 – ha messo in evidenza come la meditazione possa agire sul sistema nervoso, favorendo il rilascio di sostanze antinfiammatorie.
Aumenta i muscoli del cervello
Tra i benefici fisici della meditazione e i suoi effetti sulla salute, c’è la capacità di aumentare i “muscoli del cervello”. Alcuni studi, condotti dall’Università di Harvard su alcuni studenti di un corso di 8 settimane di meditazione, hanno evidenziato un ispessimento della materia grigia nelle aree cerebrali associate alla compassione, alla concentrazione e alla consapevolezza e una diminuzione del volume dell’amigdala, regione cerebrale dedicata alla paura e allo stress.
Abbassa la pressione
Tra i 100 e più benefici della meditazione, c’è anche quello di abbassare la pressione sanguigna: questa pratica può, infatti, favorire il rilascio di ossido nitrico nel sangue, ovvero di una sostanza che provoca il rilassamento dei vasi sanguigni. Per questa ragione, la meditazione è indicata in chi soffre di ipertensione e desidera prevenire alcune malattie cardiovascolari.
Favorisce il riposo
La meditazione favorisce il riposo: questa pratica può, infatti, rivelarsi più riposante del sonno, secondo quanto verificato da uno studio condotto nel 2006 e che ha visto protagonista un gruppo di studenti universitari ai quali è stato chiesto di dormire o meditare per verificare i loro livelli di allerta. I risultati? Le persone che avevano meditato avevano ottenuto dei risultati migliori del 10 per cento rispetto a chi aveva, semplicemente, dormito.
Mantiene giovani
Come si impara a meditare? Quanto meditare al giorno? Anche 15-20 minuti e del semplice rilassamento bastano per mantenersi giovani: secondo alcuni studi – tra cui uno condotto dall’Università della California di Davis – meditare può rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Come avviene ciò? Meditare pare migliori l’attività dell’enzima telomerasi, il quale è in grado di ricostruire e allungare i telomeri, ovvero quelle sequenze di DNA che si trovano alla fine dei cromosomi: sono proprio i telomeri che garantiscono una più lunga vita alle cellule.
Funge da antidolorifico
La meditazione funge anche da antidolorifico: pare, infatti, che le scansioni cerebrali di alcuni esperti di meditazione messe a confronto con chi non attua tale pratica mostrino come i primi provino – a parità di intensità – molto meno dolore rispetto ai secondi. Il motivo? Sembra che vi sia una riduzione delle connessioni cerebrali tra la corteccia anteriore cingolata – la quale è associata ai sentimenti negativi, in grado di rendere maggiormente insopportabile il dolore fisico – e le parti della corteccia prefrontale, che è responsabile dell’autoconsapevolezza corporea. Chi medita, dunque, non è immune al dolore fisico, ma è capace di slegarlo dalla componente emotiva, che ne peggiora l’impatto.
Contrasta l’influenza
La meditazione contrasta l’influenza: questa rappresenta, infatti, il miglior vaccino contro i malanni. Alcuni studiosi sono giunti a questa conclusione dopo aver effettuato un test di 8 settimane su 154 persone di entrambi i sessi, che ha dimostrato come la meditazione e l’esercizio fisico siano di aiuto per prevenire l’influenza: la meditazione mindfulness pare garantisca benefici del 30-40 per cento.
Migliora la memoria
La meditazione migliora la concentrazione e la memoria e ciò per merito delle tecniche di rilassamento che forniscono più lucidità al cervello, aumentando anche la materia grigia, come visto prima. Secondo i risultati di uno studio condotto dal Massachusetts General Hospital che ha misurato l’effetto cerebrale della meditazione sul cervello, è emerso che alcune settimane di questa pratica possono produrre effetti rilevanti su memoria e concentrazione.
Incrementa la produttività
Infine, la meditazione può incrementare la produttività sia sul lavoro che in altri ambiti della vita quotidiana: è grazie a questa pratica, infatti, che la nostra mente impara a porre maggiore attenzione al presente, abituando di fatto il cervello a raggiungere la massima concentrazione in qualunque momento e occasione. A tal proposito, sono diversi gli studi scientifici che hanno evidenziato gli effetti della meditazione sulle onde cerebrali. Pronti a meditare e ottenere i numerosi benefici di questa antica disciplina?