Tigna, anche in gravidanza? Purtroppo sì o, meglio, sarebbe il caso di rettificare con un soprattutto in gravidanza. Infatti, questa malattia parassitaria di origine micotica che colpisce la pelle colpisce con una particolare predilezione proprio le donne in dolce attesa. Ecco i sintomi da non sottovalutare, la terapia e le possibili cure naturali, da scegliere con il pancione previo consiglio del medico curante.
Cos’è?
La tigna, che colpisca in gravidanza o in assenza del pancione, non è altro che un’infezione fungina a carico della pelle. Una malattia parassitaria i cui principali responsabili sono i funghi ifomiceti, che si nutrono della cheratina presente nella cute. Funghi che trovano terreno più fertile, complici gli squilibri ormonali che rendono la cute più sensibile, proprio durante la dolce attesa.
Tutta colpa dei funghi, quindi. Funghi che si trasmettono facilmente, così come, come conseguenza diretta, anche l’infezione micotica che prende il nome di tigna. Basta toccare delle superfici contaminate dai funghi colpevoli, come asciugamani o lenzuola, abiti o spazzole. Da considerare ad alto rischio e da frequentare con estrema attenzione soprattutto durante i nove mesi di dolce attesa le palestre, i bagni pubblici, le piscine e le docce comuni.
I sintomi caratteristici
I sintomi della tigna, anche durante la gravidanza, sono piuttosto chiari ed evidenti sulla pelle. In particolare, sulla cute compaiono lesioni anomale, simili a strani brufoli che si estendono in modo centrifugo. Oltre alle lesioni cutanee, gonfie, rosse, squamose e rialzate, si possono avvertire anche altri fastidi, come il prurito e il bruciore in corrispondenza dell’area di cute interessata. Se il bersaglio preferito dall’infezione micotica è il cuoio capelluto, la tigna non disdegna nemmeno altre zone del corpo, come il viso, il tronco, le mani, i piedi, l’inguine e le unghie.
Le cure naturali
Prima di capire come curarla, meglio sapere come prevenire la tigna. Innanzitutto pulizia e igiene, che devono essere curate con meticolosità, evitando di utilizzare detergenti troppo aggressivi e avendo cura di asciugare e idratare sempre la pelle dopo ogni bagno o doccia. L’igiene è protagonista anche del trattamento della tigna: in corrispondenza della lesione la pelle deve essere sempre pulita e asciutta, meglio evitare l’utilizzo di bende o tessuti, abiti stretti che sfregano peggiorando la situazione.
Oltre ai farmaci antimicotici da applicare localmente, sempre previo consiglio medico, si possono utilizzare soluzioni naturali a base di tea tree oil e di semi di pompelmo dalla spiccata azione antimicotica.