Radiazioni: 1 Tac equivale a 5 anni di esposizione

Con l’emergenza nucleare in Giappone, l’attenzione si è spostata sui rischi per la salute legati alle radiazioni. 1 tac, ad esempio, equivale a 5 anni di esposizione.

La preoccupazione per l’emergenza nucleare nella centrale giapponese di Fukushima, ha riportato l’attenzione sui rischi per la salute legati alla radioattività. Pochi, infatti, sanno qual è la quantità di radiazioni a cui si è esposti per un banale esame radiografico. Secondo i dati dell’American College of Radiology (Acr) una radiografia al torace, per esempio, comporta una singola dose di 1,5 millisievert. Il sievert è l’unità di misura della dose equivalente di radiazione nel Sistema Internazionale, e serve per misurare gli effetti e il danno provocato dalla radiazione su un organismo.

Una lastra, ad esempio, equivale a circa 6 mesi di esposizione naturale alle radiazione, vale a dire, quello che gli esseri umani ricevono dalle fonti terrestre o cosmiche. In 1 anno, il fondo di radioattività naturale è pari a 2,4 millisievert. Tuttavia, secondo i radiologi, si tratterebbe di rischi minimi, perché le probabilità di sviluppare un tumore si manifestano superando una certa soglia di contaminazione annua, ovvero 100 millisievert.
 
Ma rispetto alla lastra, la Tac (tomografia computerizzata) è decisamente più invasiva per l’organismo umano. E’ sufficiente pensare come un esame ad addome e pelvi comporti un’emissione di 15 millisievert in una singola volta, l’equivalente di quanto si assorbe dalla natura in ben 5 anni. Se poi, l’esame viene ripetuto 2 volte, la singola dose di radiazioni, sia con che senza mezzo di contrasto, raddoppia addirittura, vale a dire 30 millisievert, una quantità che corrisponde a 10 anni di radioattività naturale.
 
Questa soglia, infatti, inizia ad essere un potenziale pericolo per la salute dell’organismo, perché, come avvertono i radiologi americani, coincide con un moderato aumento del rischio di ammalarsi di tumore durante la vita. Non oso immaginare, i danni che le radiazioni stiano provocando alla povera gente del Giappone, danni che si stanno diffondendo anche nel resto del mondo, danni che vorrebbero farci dimenticare rimandando di 1 anno il referendum sul nucleare.

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