La disidrosi, conosciuta anche come eczema disidrotico o pompholix, è una particolare forma di dermatite recidivante non infiammatoria caratterizzata dalla comparsa sulla pelle di vescicole di piccole dimensioni. Un disturbo dermatologico davvero fastidioso che può diventare più frequente e insopportabile del previsto, ecco qualche informazione utile sulla disidrosi, sulle cause, la cura e i rimedi naturali disponibili.
I sintomi
Tra i sintomi più evidenti e antiestetici ci sono sicuramente le vescicole epidermiche, di piccole dimensioni, tondeggianti, ravvicinate, profonde e opache. Compaiono più frequentemente sul palmo delle mani, sulla pianta dei piedi, disidrosi plantare, sulle zone laterali e dorsali delle dita, sia dei piedi sia delle mani e diventano pruriginose durante il “tragitto” verso la superficie cutanea. Solitamente, le vescicole persistono per 3-4 settimane; le fasi successive del disturbo prevedono la rottura delle vescicole e la desquamazione delle zone interessate.
Le cause
Difficile, se non addirittura impossibile, puntare il dito verso alcune cause precise della disidrosi. I veri responsabili sono ancora sconosciuti, ma non i principali fattori di rischio, che vanno dallo stress, all’esposizione ai metalli o ad agenti allergizzanti fino all’ereditarietà e alle infezioni fungine.
Le cure
Le terapie farmacologiche in caso di disidrosi, da iniziare su prescrizione del medico, si basano sugli antistaminici per uso orale e i corticosteroidi topici, ideali per ridurre il fastidio correlato alla comparsa delle vescicole e a lenire il prurito.
I rimedi naturali
Molto utili le creme emollienti, i gel o le pomate lenitive a base di aloe vera. Allo stesso scopo, cioè per ridurre l’intensità dei sintomi, possono essere utili alcuni rimedi “della nonna”, come l’immersione delle zone interessate in una bacinella d’acqua con amido di riso contro il prurito, gli impacchi di camomilla o i pediluvi con acqua e bicarbonato.
Rientra tra i rimedi alternativi anche la Puva terapia, cioè il trattamento a base di raggi Uva, che prevede l’esposizione della parte colpita dal disturbo alla luce.
Le precauzioni
Se le cause precise sono ancora ignote, sono, al contrario, ben chiare le precauzioni da adottare per prevenire la comparsa dei sintomi in chi soffre di disidrosi. Innanzitutto è importante tenere mani e piedi molto puliti e asciutti, scegliendo scarpe traspiranti ed evitando, quando è possibile, guanti e calzini. Da evitare ogni situazione a rischio, come camminare a piedi nudi sui bordi delle piscine o nelle acqua stagnanti, habitat preferito di funghi e agenti infettivi.