Tachipirina: dosaggio, uso, controindicazioni in adulti e bambini

Come si somministra la tachipirina, qual è l’uso, dosi e le controindicazioni? In questo articolo conosceremo meglio il farmaco adatto per adulti e bambini.

Qual è il dosaggio, l’uso e le controindicazioni in adulti e bambini della Tachipirina?
È il farmaco più conosciuto e, forse, tra i più utilizzati. Grazie al suo principio attivo, il paracetamolo, è l’ideale per tenere sotto controllo la febbre, grazie alle proprietà antipiretiche, ma anche per contrastare gli stati dolorosi di lieve entità, come il mal di testa, il mal di gola o i dolori articolari. Esistono diverse formulazioni della Tachipirina, con relativi dosaggi, adatti sia per gli adulti che per i bambini.

Tutte le formulazioni

La Tachipirina può essere acquistata in farmacia, in diverse formulazioni. A seconda del dosaggio, però, può servire o meno la prescrizione medica. Per esempio, in Italia è possibile acquistare senza ricetta la formulazione di Tachipirina 500 ma non quella da 1000. Sono disponibili quindi:

  • Compresse, da 500 o 1000 mg
  • Granulato effervescente da 125 mg, 500 mg o 100 mg
  • Granulato orosolubile da 250 mg, 500 mg o 1000 mg
  • Sciroppo da 120 mg
  • Gocce da 100 mg
  • Supposte da 125 mg (Prima infanzia), 250 mg e 500 mg (Bambini) o 1000 mg (Adulti)

Posologia del farmaco

Ogni formulazione della Tachipirina ha tempi, dosaggio e modi di somministrazione diversi, che variano in base al soggetto che ne fa uso, che sia un adulto o un bambino. Tuttavia, alcuni principi generici valgono per tutte le tipologie di Tachipirina.

Tempo di somministrazione

Tra una somministrazione e l’altra dovrebbero trascorrere almeno quattro ore. È importante non superare le dosi massime consigliate, di 3-6 somministrazioni giornaliere pari a 3000 mg al giorno, come indicato nel bugiardino riportato nella confezione della Tachipirina. Da ricordare che il suo utilizzo è indicato per il trattamento sintomatico a breve termine, che non dovrebbe superare i 3-5 giorni.

Dosaggio

Alcune formulazioni, con il dosaggio più basso, sono pensate appositamente per i più piccoli, per i bambini e i ragazzi sotto i 15 anni di età. Quelle da 1000 mg, invece, sono indicate solo per gli adulti e i ragazzi di età superiore a 15 anni.

Modo di somministrazione

Rispetto ad altri farmaci che, complici i loro possibili effetti collaterali sul sistema gastrointestinale richiedono l’assunzione a stomaco pieno, la Tachipirina può essere somministrata anche a stomaco vuoto senza rischi.

Uso consigliato

Il principio attivo della Tachipirina, il paracetamolo, è un antidolorifico di lieve entità. Può quindi dare sollievo in tutte le condizioni in cui ci sia una forma di dolore medio-lieve, come ad esempio in caso di:

Mal di testa

Il mal di testa tende a scomparire solo dopo l’assunzione di farmaci antidolorifici.Tuttavia, è consigliato assumere la Tachipirina assumere il farmaco in caso di febbre nel contesto del mal di testa, sotto forma di compresse, bustine effervescenti o supposte, non superando i 6-8 giorni di trattamento.

Mal di gola

Per il mal di gola è consigliata la Tachipirina, in quanto si tratta di una condizione infiammatoria del tratto faringeo. Mediante questo trattamento, è possibile debellare le forme più insidiose di mal di gola, ma è opportuno porre attenzione alle quantità e anche a ciò che si mangia, perché, pur trattandosi di un medicinale molto utilizzato, rappresenta comunque un farmaco.

Controindicazioni più comuni

Seguendo il dosaggio consigliato, la Tachipirina non presenta importanti effetti collaterali, infatti non irrita le pareti dello stomaco, non influisce sulla coagulazione e non compromette la funzionalità renale. Gli studi hanno dimostrato che un sovradosaggio di più di 2.000 mg al giorno fa aumentare il rischio di complicazioni a carico delle vie gastrointestinali superiori, fino a causare un’ulcera gastrica.
Tuttavia, l’utilizzo del paracetamolo è controindicato in caso di:

Inoltre, la Tachipirina è uno dei pochi farmaci ammessi durante la gravidanza, con le dovute cautele e soprattutto previo parere del medico curante.

Tachipirina in allattamento e in gravidanza

In genere, l’utilizzo della Tachipirina durante l’allattamento non comporta particolari controindicazioni o pericoli. Tuttavia, risulta sempre necessario rivolgersi prima di tutto al pediatra di fiducia per un parere preventivo, poiché come la maggior parte dei farmaci, anche le molecole della Tachipirina passano attraverso il latte materno all’organismo del bambino, seppur in quantità inferiori a quelle normalmente usate in medicina pediatrica.
Anche in gravidanza, la Tachipirina non presenta particolari rischi per il feto, infatti ad oggi è il farmaco più usato per curare febbre e dolore in gravidanza. Dai numerosi studi è stato dimostrato che non influisce sulla chiusura del dotto arterioso fetale come avviene invece con i FANS.
Se è vero che non sono previste controindicazioni per il paracetamolo né durante la gestazione né durante l’allattamento, è anche vero che si tratta sempre di un medicinale ed è opportuno assumerne la quantità minore possibile per il minor tempo possibile e solo in caso di estrema necessità.

Tachipirina nei bambini

La Tachipirina esiste per i bambini in diversi formati: gocce, sciroppo e supposte. Le bustine e le compresse sono, invece, più adatte per gli adulti.
Quando si rende necessario un trattamento antipiretico la preferenza va data alla Tachipirina in sciroppo, o gocce, somministrando da 10 a 15 mg ogni chilo di peso del bambino come prima dose. Se dopo un’ora il farmaco non ha curato il problema, è necessario somministrare una seconda dose di 10 mg/kg, per poi ripetere, se necessario, con 10 mg/kg ogni 6 ore, ma non più di quattro volte in un giorno.
Le gocce possono essere mescolate con altri liquidi più gradevoli così da renderle più accettabili. Ovviamente, se la febbre persiste per più di 24 ore, anche dopo l’uso del paracetamolo, e il piccolo presenta altri disturbi è bene consultare immediatamente il pediatra.

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