Gli uomini, hanno come elemento prioritario, nelle relazioni, quello di “essere amato”. Non per questo, non soffrono per amore, ma in modo diverso. Si divertono lo stesso, si consolano in fretta e anche se stanno male, malissimo, cercano di non darlo a vedere e di non ammettere nulla neanche ai loro amici. Bisogna andarci sicuramente piano con le generalizzazioni. Innanzitutto una premessa. Ogni persona, uomo o donna che sia, ha una storia a sé e soffre (e reagisce) a modo suo. Perciò, qualsiasi discorso su come gli uomini vivono i momenti di crisi sentimentale va preso con le molle. Al di là di questo, però, c’è da dire che molti comportamenti sono influenzati dalla cultura e dal contesto sociale. E in tal senso sì, possiamo provare a ragionare su alcune “tendenziali” differenze tra uomini e donne. E capire se è il caso di confermare o meno determinate idee o impressioni.
Gli uomini si consolano in fretta
Gli uomini abbracciano con più facilità la filosofia del chiodo-scaccia-chiodo. Questo accade perché per gli uomini è più difficile gestire la sofferenza e quindi preferiscono risalire il più in fretta possibile sulla giostra. Ma tutto questo ha un risvolto negativo: chi non si concede il tempo e lo spazio per guardare in faccia la propria sofferenza ed elaborarla, rischia, a un livello più profondo, di non riuscire a voltare pagina e riacquistare per davvero serenità.
L’uomo non elabora la motivazione
L’uomo ha più difficoltà nel lasciarsi andare all’amore. Solitamente i maschi sono abituati ad essere amati, ma quando un uomo ama, nel suo cuore c’è posto per una sola donna. Quando una storia finisce, molti degli uomini soffrono di insonnia, non riescono più a lavorare e cascano in depressione. Il tutto perché l’uomo non riesce ad elaborare ed accettare una motivazione, al contrario di una donna. “Si supera la fase critica mettendola da una parte, ma ciò che è parte di te non lo dimenticherai mai”.
La sofferenza degli uomini dura di più
Gli uomini soffrono, normalmente, per amore più a lungo delle donne. È una sofferenza che le donne, spesso e volentieri, riescono a “gestire” meglio, perchè hanno strumenti diversi dagli uomini. Dandosi di più, hanno imparato ad elaborare in modo “diverso” il lutto, e come riprendersi da un dolore. Per un uomo invece la perdita della compagna è un dolore che dura nel tempo perché viene vissuto come un fallimento personale e comporta la necessità di ricominciare a competere con gli altri uomini.
Sesso compensatorio
Dopo la fine di un amore, un uomo sente spesso il bisogno di avere rapporti sessuali per riconquistare il proprio equilibrio. Senza sesso è facile che un uomo rimanga intrappolato nei meandri della mente inconsapevole dei sentimenti di dolore. Solo attraverso il sesso riesce ad uscire dalla sua prigione mentale e non sentire il vuoto della sua vita (benessere momentaneo).
Paura ad impegnarsi
L’uomo 2.0, ha maggiore difficoltà nello stringere un legame serio e duraturo, per paura di amare, per difficoltà nell’affidarsi subito ad una compagna. L’uomo oggi, non riesce ancora ad esprimere totalmente il suo sentimento e il suo modo di amare. Ha paura di non essere compreso e forse, di non essere più colui che “protegge” la sua donna. Questo velato e lecito scambio di ruoli, sta sicuramente creando confusione anche negli uomini.
Gli uomini stentano a mettersi in discussione
Che cosa non ha funzionato in me? In cosa non l’ho appagata? Dove ho sbagliato? Ecco, queste sono domande che difficilmente tende a porsi un uomo, anche se è a pezzi per la fine di una storia. Sì, perché se le donne, a relazione naufragata, tendono a “flagellarsi” (e flagellare le amiche) con mille domande, gli uomini, invece, sono meno inclini a mettersi in discussione. Il più delle volte finiscono per attribuire la colpa di tutto a fattori esterni o a colpevolizzare la ex (Lei era…Lei ha fatto).
Gli uomini, quando soffrono per amore, si trascurano
Nei momenti di crisi o in seguito alla fine di una storia, gli uomini sembrano cadere in uno stato di abbandono o addirittura cedere a stili di vita ben poco salutari. Questo succede soprattutto, perché gli uomini, più che prendersi cura delle loro emozioni e di loro stessi, cercano di intervenire sul “fuori” e sulle distrazioni. Le donne, invece, (spesso sotto la sollecitazione delle amiche) sono più inclini a reagire curando il loro aspetto e stile di vita, il tutto come per dare l’idea di aver smaltito il colpo ed essere “rifiorite”. Ma anche qui, come nel caso degli uomini che sembrano spassarsela a storia appena finita, siamo sempre sul piano dell’apparenza e di atteggiamenti che si abbracciano per cercare di nascondere un malessere che continua ad agitarsi a un livello più profondo.
Gli uomini soffrono di più per orgoglio
Sì, gli uomini soffrono in maniera significativa anche per colpa della ferita che ritengono di aver subito a livello personale. Perché negli uomini, alla sofferenza legata ai sentimenti, si somma spesso quella dovuta allo smacco alla loro identità (“come è possibile che lei mi abbia lasciato? Ma allora non valgo?”). Non è che le donne siano esenti da queste sensazioni, è solo che nell’universo maschile la sofferenza legata all’orgoglio e all’autostima arriva frequentemente a livelli più forti.
A cura di:
Gaia Parenti
Psicologa