È arrivata la decisione della direzione del Festival di Sanremo dopo l’allarme rosso sulla corsa di Gianni Morandi nella kermesse. Il cantante aveva spoilerato involontariamente il suo inedito, Apri tutte le porte, scritto per lui da Jovanotti, pubblicandone un frammento sui social in piena violazione del regolamento. A nulla è servita la pronta rimozione del contenuto, perché l’affaire aveva fatto il giro del web in una manciata di click. Ora la notizia che conferma le sorti dell’artista nella competizione…
Gianni Morandi a Sanremo: la conferma dopo il pasticcio spoiler
“In ginocchio da te…“: l’affaire Morandi si è concluso dopo le scuse del cantante per la pubblicazione dello stralcio della sua canzone sanremese, a pochi passi dall’Ariston e dall’avvio della storica kermesse.
La storia trova un rumoroso precedente in quanto accaduto con Fedez che, appena un anno prima, rischiò la squalifica per aver postato su Instagram (per errore) un assaggio del suo brano prossimo alla gara con Francesca Michielin. Il bilancio fu comunque positivo: ammesso e secondo posto di tutto rispetto…
Sulla stessa scia, uno sbadato Morandi ha replicato il pasticcio, ha subito rimosso e si è scusato via social: “Questa volta l’ho fatta grossa. Ho sbagliato a postare inavvertitamente su Facebook un video con dei frammenti della canzone che devo cantare a Sanremo. Mi ostino a fare da solo ma sono proprio un imbranato! Appena mi sono accorto l’ho cancellato ma qualcuno
lo aveva già visto. Sono affranto, dispiaciuto e mi scuso moltissimo… Forse da oggi è meglio che dei social se ne occupi Anna“.
Questa la nota che sancisce la fine della questione: “In merito alla diffusione involontaria del brano di Gianni Morandi, in gara a Sanremo, la direzione artistica in accordo con Rai1 non ritiene di dover escludere la suddetta canzone perché si è trattato di un puro inconveniente tecnico, dovuto alla necessità di Morandi di portare un tutore alla mano destra che ha subito diversi interventi a seguito dell’incidente occorsogli alcuni mesi fa“. Squalifica d’ufficio mancata per un pelo…