La stagione estiva si è conclusa con tutta la tragicità del caso, questo è vero, eppure un ottimo metodo per esorcizzarne la mancanza -e magari buttare giù qualche chilo accumulato durante le ferie, il che non guasta di certo- potrebbe essere iscriversi ad un corso di nuoto: frequentare assiduamente una piscina, infatti, non vanta dalla sua il solo miglioramento fisico, ma pare sortisca effetti benefici anche sulla mente.
Unico neo? Lo sventurato connubio cloro-capelli. Essenziale per l’igiene delle piscine, esso però può purtroppo danneggiarli rendendoli più secchi e fragili, tendendo inoltre a conferire a quelli biondi una tonalità verdastra. Ma niente paura: rimuoverne ogni traccia e odore dalle lunghezze non è poi così complicato.
Come si toglie il cloro dai capelli: la guida all’uso per chi ama la piscina
Dopo avere semplicemente risciacquato la chioma con grande cura si può pensare di ricorrere ad un prodotto professionale che sia anti-cloro, come le agoniste all’ascolto potranno prontamente testimoniare. Una soluzione forse meno ortodossa, seppur altrettanto funzionale, è invece quella di rifugiarsi negli antichi rimedi casalinghi tramandati con affetto di generazione in generazione.
Quello di oggi prevede l’utilizzo dell’aceto di mele concepito a mo’ di shampoo purificante se applicato sui capelli in seguito ad una nuotata in piscina: ne saranno sufficienti circa 60 ml da massaggiare con vigore sul cuoio capelluto (senza esagerare), da risciacquare subito dopo tramite acqua tiepida. Il passaggio immediatamente consecutivo sarà quello che prevede l’applicazione di abbondante balsamo al fine di nutrire in profondità la chioma. Et voilà, capelli come nuovi!