Un recente studio scientifico ha evidenziato che una dieta vegetariana può far diminuire il rischio di contagio da Covid 19
Che la frutta e la verdura siano degli alimenti da preferire in quantità e qualità rispetto ad altri nell’ambito di una sala alimentazione è cosa nota, ma i dati di un recente studio che ha messo in relazione la dieta vegetariana e il contagio da Covid 19 indica che chi mangia vegetariano corre meno rischi di contagio.
Quanto c’è di vero in questo studio? Cosa dice, nel dettaglio, questa ricerca? È vero che verdure, legumi e frutta secca donano all’organismo dei poteri contro il Covid? Vediamo i dettagli di seguito.
La dieta vegetariana abbassa il rischio di contagio da Covid 19
Chi ha deciso di eliminare dalla propria alimentazione la carne, i latticini ed il pesce preferendo alimenti vegetali e frutta è maggiormente protetto dal rischio di contagio da Covid 19. Questo è, in sintesi, quanto si sostiene in un recente studio che è stato pubblicato sulla rivista ‘Bmj Nutrition Prevention & Health’.
Ecco un altro valido motivo per mangiare frutta fresca e frutta secca, verdura e legumi.
I ricercatori dell’università di San Paolo in Brasile hanno esaminato le abitudini alimentari di 702 persone adulte in un periodo tra marzo e luglio 2022 arrivando alla conclusione che chi tra i partecipanti seguiva una dieta vegetariana era meno soggetto al contagio da coronavirus.
Ad essere intervistati sulle loro abitudini alimentari sono state persone onnivore, vegetariane, semi-vegetariane e vegane. In genere gli onnivori sono risultati più soggetti al contagio del Covid (52%) rispetto a coloro che seguivano una dieta a base vegetale (40%).
Ebbene, nello studio si legge che la dieta vegetariana è da preferire rispetto ad altre poiché “I modelli dietetici a base vegetale sono ricchi di antiossidanti, fitosteroli e polifenoli, che influenzano positivamente diversi tipi di cellule implicate nella funzione immunitaria e presentano proprietà antivirali dirette”.
Certo, va precisando che questo è uno studio osservazionale e quindi non è stato eseguito per analizzare nello specifico le cause e gli effetti. In sostanza non è proprio uno studio scientifico che non lascia dubbi. Però val la pena riassumere le conclusioni a cui i ricercatori sono arrivati nella speranza che in futuro siano scolte delle ricerche più approfondite in tal senso.
E cioè che i nutrienti presenti nelle verdure, nei legumi neri (ottimi per la dieta) nella frutta fresca o secca riescono a rafforzare il sistema immunitario e aiutano a combattere le infezioni virali, sia per quanto riguarda una minore capacità di contagio, sia per le eventuali complicanze associate in termini di gravità e durata della malattia.