Negli anni ’80 e ’90 l’intrattenimento per gli adolescenti era molto diverso rispetto a oggi. Non c’era la tecnologia moderna, le consolle erano rudimentali e gli smartphone non esistevano proprio. I giochi da tavolo c’erano già, ma ci si divertiva anche con altri giochi molto semplici che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di chi li ha vissuti. Questi giochi retro erano molto più di un semplice passatempo. Sono stati un elemento fondamentale della crescita di molte ragazze e ragazzi.
Rappresentavano infatti un modo per socializzare, per conoscere meglio gli amici e, perché no, per esplorare un po’ la propria personalità. Questi giochi, pur semplici, erano ricchi di significato e per chi ha vissuto l’adolescenza in quegli anni sono ricordi indelebili. Oggi viviamo in un’epoca dominata dalla tecnologia, dalle app e dalle challenge sui social e riscoprire questi giochi retrò può essere un modo divertente per rivivere il passato e apprezzare la bellezza della semplicità. Pronti a fare un tuffo nel passato e a riscoprire alcuni dei giochi retro più iconici di quel periodo?
Obbligo o Verità, un classico dei giochi retro per le serate tra amici
Tra i giochi retro più popolari degli anni ’80 e ’90 c’era Obbligo o Verità, un gioco che spesso si svolgeva durante le feste o nelle serate tra amici. Permetteva di scoprire i segreti più nascosti o mettere alla prova il coraggio dei partecipanti.
Le regole erano semplici: i giocatori si alternavano scegliendo tra “obbligo” o “verità”. Se si optava per “verità”, si doveva rispondere sinceramente a una domanda imbarazzante o compromettente. Chi sceglieva “obbligo”, invece, doveva eseguire una sfida proposta dagli altri giocatori, spesso bizzarra o divertente.
Questo gioco retro era un modo per rompere il ghiaccio, creare momenti di tensione amichevole e, soprattutto, divertirsi. Anche se a volte poteva sfociare in situazioni imbarazzanti, il più delle volte si traduceva in risate e aneddoti che venivano ricordati per anni. Obbligo o Verità ha un fascino intramontabile e può essere riproposto ancora oggi per ravvivare una serata o come gioco per animare un addio al nubilato con le amiche.
Le emozioni si esploravano con Dire Fare Baciare Lettera o Testamento
Un altro dei giochi retro amati dagli adolescenti degli anni ’80 e ’90 era Dire Fare Baciare Lettera o Testamento. Questo gioco permetteva di esplorare emozioni e relazioni in modo leggero e giocoso. Ogni giocatore, a turno, doveva scegliere tra cinque opzioni: “dire”, “fare”, “baciare”, “lettera” o “testamento”, e ognuna di queste comportava una sfida o un’azione particolare.
“Dire” significava rivelare un segreto o rispondere a una domanda, mentre “fare” richiedeva di compiere un’azione, simile a un obbligo. “Baciare” comportava, ovviamente, dare un bacio a una persona scelta dagli altri giocatori. “Lettera” prevedeva di scrivere una breve lettera a qualcuno, mentre “testamento” richiedeva di fare una dichiarazione o di lasciare qualcosa in eredità, in modo simbolico, agli altri giocatori.
Nome Cose Città, il gioco della creatività e della rapidità
Nome Cose Città è uno dei giochi retro che meglio rappresenta la creatività e la rapidità di pensiero degli adolescenti di un tempo. Oggi si trova in versione digitale sullo smartphone sotto forma di App, ma nel gioco originale i giocatori dovevano scrivere su un foglio di carta una serie di parole appartenenti a diverse categorie, quelle citate appunto, ma se ne potevano aggiungere anche altre, tutte inizianti con una lettera scelta a caso.
Una volta scelta la lettera, i partecipanti avevano un tempo limitato per riempire tutte le categorie. Al termine del tempo, si contavano i punti: chi aveva trovato parole uniche otteneva più punti rispetto a chi aveva scritto parole comuni.
Nome Cose Città stimola la mente e incoraggia la conoscenza perché costringe i giocatori a pensare rapidamente e a ricordare informazioni. Questo gioco retro era particolarmente popolare a scuola, ma anche gli adulti non si tiravano indietro quando si trattava di sfidarsi in una partita.
Tris, uno dei giochi retro che non passano mai di moda
Un altro nome che viene subito in mente quando si parla di giochi retro è il Tris. Richiede solo un foglio di carta e una penna ed è probabilmente uno dei più semplici e diffusi al mondo. Questo gioco si può realizzare anche in versione fai da te per i bambini. Due giocatori si sfidano a turno, cercando di allineare tre simboli (solitamente X e O) in una griglia 3×3. Il primo a riuscirci vince la partita.
Nonostante la semplicità, Tris è un gioco che può diventare sorprendentemente competitivo. Gli adolescenti degli anni ’80 e ’90 lo giocavano durante la ricreazione, sui banchi di scuola, o in qualsiasi momento in cui ci fosse bisogno di passare il tempo. È un gioco di breve durata, ma attraente per la strategia che richiede per vincere e per l’immediatezza del divertimento che offre.
Il Gioco della bottiglia, un classico delle feste
Tra i giochi retro più memorabili c’è Il Gioco della bottiglia, spesso legato ai primi approcci romantici tra adolescenti. Per giocare ci si sedeva in cerchio e si metteva una bottiglia al centro. Un giocatore la faceva girare, e quando la bottiglia si fermava, la persona indicata dal collo della bottiglia doveva compiere un’azione decisa dagli altri. Le più comuni erano dare un bacio o uno schiaffo, oppure fare una dichiarazione.
Il Gioco della Bottiglia era una sorta di rito di passaggio per molti adolescenti, un modo per esplorare i sentimenti, semplice ma dall’impatto significativo sul modo in cui molte ragazzine e ragazzini hanno vissuto le loro prime esperienze amorose. Oggi è un gioco un po’ superato, ma conserva un posto speciale nei ricordi di chi è cresciuto in quegli anni.
Se sei un nostalgico di quegli anni o semplicemente curioso, provare uno di questi giochi retro può farti capire come si divertivano i tuoi genitori, o anche offrirti un modo diverso di intrattenerti con gli amici.