Nel 2025, sono diversi i cambiamenti che riguardano la sanità. La Procreazione Assistita, ad esempio, vanta un’importante novità che riguarderà tante coppie e persone. Tali modifiche avranno, certamente, un impatto importante sulla possibilità di poter accedere ai trattamenti o meno.
Le prestazioni che riguardano la Procreazione Assistita fanno parte del nuovo tariffario del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Le modifiche sono state attuate dal 30 dicembre 2024 e, nell’elenco, sono inclusi circa 3mila trattamenti offerti gratuitamente o con il pagamento del ticket.
Procreazione Assistita, le novità e i costi
Come detto, è entrato in vigore il nuovo tariffario sanitario SSN con l’elenco delle prestazioni offerte dal Sistema Sanitario Nazionale, alcune gratuite. I costi per visite mediche ed esami saranno uguali in tutta Italia, senza differenze regionali. Ma cosa cambia per la Procreazione Assistita? È una delle novità più attese. Per la prima volta, infatti, c’è ufficialmente un tariffario che copre le spese che riguardano le tecniche di fecondazione assistita nelle strutture pubbliche.
L’auspicio è che vengano coperte, economicamente – oltre a queste prestazioni – anche le indagini sulle blastocisti. Nello specifico, le tariffe del 2025 prevedono tutti i cicli di questo percorso, prendendo in considerazione anche il reperimento dei gameti e il loro monitoraggio. È, quindi, un passo avanti. Non sono, però, ancora inclusi esami come il test del DNA fetale per le donne in gravidanza – costo che si aggira tra i 500 e i 1000 euro – così come il test di diagnosi preimpianto. Allo stesso modo, sono stati lasciati fuori gli esami genetici avanzati che sono di fondamentale importanza per la diagnosi tempestiva di malattie rare.
La percentuale di successo e l’età massima per la Procreazione Assistita
Ma qual è la percentuale di successo e fino a che età si può ricorrere alla Procreazione Assistita? Il successo dipende da diversi fattori come l’età della donna, il motivo dell’infertilità e la qualità di spermatozoi e ovociti. Generalmente, il tasso di successo per il trattamento con fecondazione in vitro (FIV) è pari al 30-40% per ciascun ciclo. Queste sono, però, percentuali che diminuiscono con l’aumentare dell’età della donna.
Fino ai 35 anni, ci sono probabilità più alte mentre, dopo i 40 anni, avviene un calo drastico che raggiunge il 10%-15% circa dopo i 43 anni. In linea generale, infine, i trattamenti riguardano donne di massimo 45 anni. Scoprite anche i sintomi della gravidanza e le cose da fare e da evitare in gravidanza.