Affittare una stanza di casa può essere una via per guadagnare qualche soldo extra in caso di necessità ma ci sono alcune da sapere prima di farlo.
Specialmente nelle grandi città universitarie è molto frequente che i proprietari che hanno bisogno di un reddito supplementare pensino di affittare agli studenti una camera per far fronte alle spese. D’altronde è una soluzione perfetta anche per chi non ha abbastanza denaro per poter prendere in locazione un intero appartamento.
Con l’esplosione degli affitti brevi sulle piattaforme le cose sono un po’ cambiate, perché chi ha una stanza da affittare preferisce farlo ai turisti e guadagnare di più affittando per pochi giorni piuttosto che stilare contratti mensili o annuali con studenti e lavoratori e guadagnare di meno. Ad ogni modo, di seguito andiamo a scoprire le cose da sapere prima di affittare una camera della propria casa.
Cosa sapere prima di affittare la stanza di una casa
Se avete deciso di far fruttare la vostra proprietà mettendo in locazione una camera della vostra casa potete arredare l’ingresso per renderlo più bello ma dovete prima di tutto ottemperare ad alcuni obblighi di legge, sia nel caso di affitto stanze a lungo termine sia se volete mettere sul mercato la camera per l’affitto breve. Ovviamente le regole sono diverse.
Infatti per affittare una camera in casa per lungo termine, cioè per un periodo che va oltre il mese, bisogna redigere un contratto da affittacamere tra le parti che dovranno poi firmarlo e il proprietario deve presentarlo all’Agenzia delle Entrate.
In questo documento che ha valore legale ci sono scritti tutti i dettagli della locazione, quindi la durata, le condizioni di rinnovo, l’importo dell’affitto, le modalità di pagamento, specifiche inerenti l’utilizzo di parti dell’abitazione (cucina, bagno, lavanderia, garage, ecc.) o specifici divieti (ospitalità, subaffitto, ecc.) e obblighi rispetto a eventuali danni.
Nel caso invece di affitti brevi cioè di locazioni per periodi inferiori al mese, che sono solitamente turistici, le cose sono diverse perché non c’è bisogno di redigere un contratto, a meno che non si voglia fare una scrittura privata. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito molti punti, ad esempio è possibile applicare la cedolare secca.
Chi affitta camere per un periodo limitato entro i 30 giorni tramite le piattaforme online ha l’obbligo di dotarsi del CIN, un codice rilasciato dal Ministero del Turismo da esporre nella casa posta in locazione e da utilizzare per gli annunci della stanza in affitto. Secondo la legge, inoltre, occorre che la casa sia dotata di rilevatori di gas e di monossido di carbonio oltre che di estintori per garantire i requisiti di sicurezza.