Alessandro Michele lascia la direzione creativa di Gucci. Una separazione arrivata dopo 7 anni di direzione artistica del brand, in cui Michele ha davvero rivoluzionato il marchio e lasciato il segno. “Ci sono momenti in cui le strade si separano in ragione delle differenti prospettive che ciascuno di noi può avere – ha dichiarato Alessandro Michele nel comunicato stampa rilasciato da Kering che conferma il suo addio – Oggi per me finisce uno straordinario viaggio, durato più di venti anni. In questo lungo periodo Gucci è stata la mia casa, la mia famiglia di adozione. A questa famiglia allargata va il mio ringraziamento più sentito, il mio abbraccio più grande e commosso”. Tante le creazioni diventate icone e che fanno parte della storia della moda.
Una sfilata tra gli affreschi rinascimentali di Palazzo Pitti a Firenze dove in passerella sfila una collezione ispirata al Rinascimento, con inserimenti di rock ’n’ roll: 115 capi, estivi, invernali, a-stagionali, che mixavano richiami classici, come ad esempio tiare di allori d’argento e ghirlande dorate, a elementi esotici come turbanti leopardati e occhialoni nerd glitterati.
In un’unica passerella ha fatto sfilare uomo & donna e ha trasformato la location in una sala operatoria: alcuni modelli avevano la loro testa riprodotta sottobraccio come una pouch e altri con pet alternativi tipo un cucciolo di drago o un serpente corallo. Questo come rappresentanza del ruolo della moda e del mestiere dello stilista che “taglia, cuce e ricostruisce”.
È stata organizzata la sfilata più intima di sempre: l’invito era una sua nota vocale e il centro dello show era il backstage stesso: dove tutti lavorano per perfezionare ogni dettaglio prima della sfilata stessa.
La notte del 2 novembre 2021 ha fatto il takeover della Hollywood Boulevard di Los Angeles per un fashion show so glamorous, so Old Hollywood, che ha celebrato la bellezza, il sogno, la rinascita post-pandemia.
68 coppie di modelli gemelli monozigoti hanno sfilato prima singolarmente separati da una parete, poi insieme, mano nella mano e in perfetta simmetria lungo una passerella metallica.