Genio e passione hanno fatto della sua firma, straordinaria e riconoscibile in tutto il mondo, la cifra dell’evoluzione della celebre maison dell’alta moda, ma potrebbe presto sganciarsi per virare altrove. Stiamo parlando di Alessandro Michele e di quello che si dice sul suo presunto addio a Gucci…
L’indiscrezione delle ultime ore ha il sapore del terremoto inaspettato e potrebbe aprire a un clamoroso colpo di scena nel cuore del celebre marchio italiano di alta moda: Alessandro Michele sarebbe pronto a lasciare la maison.
Direttore creativo tra i più amati al mondo, complice l’indiscutibile fiuto per lo stile e l’originalità, Alessandro Michele sarebbe a un passo dall’addio. Il suo ingresso nel brand, nel 2015, aveva prodotto una trasformazione importante e avrebbe portato anche a grandiosi successi, ma ora qualcosa sarebbe cambiato e pare che sia tutto ormai deciso. Questo si vocifera dietro le quinte delle passerelle, anche se al momento manca un commento ufficiale da parte dei diretti interessati.
Sotto la sua firma, Gucci ha confermato la sua consacrazione in prestigiosi palcoscenici come Sanremo e conquistato il look di decine di star, tra cui Maneskin e Achille Lauro, con una moda super fluida capace di lasciare il segno.
Per ora la maison e il gruppo proprietario, Kering, restano in silenzio, ma molti danno ormai per certo l’addio dello stilista. La bomba, sganciata a favore di cronache dal sito web WWD, celerebbe una insoddisfazione nei vertici dell’azienda: negli ultimi mesi, infatti, i risultati economici del brand sarebbero ritenuti calanti e questo avrebbe portato a una rimodulazione delle proposte all’interno del marchio.
Voci di corridoio riferiscono di una presa di posizione di Alessandro Michele rispetto alle richiesta di un cambio di rotta nello stile, ormai preda di un sensisbile disinteresse nel mercato dopo l’incredibile successo degli anni passati, al punto da innescare la rottura: il direttore creativo non avrebbe assecondato le richieste, preferendo proseguire nel suo percorso artistico e mantenere la sua identità professionale. Anche a costo di giocarsi il posto…