Cos’è l’allenamento per biotipo, cosa sono e come funzionano i biotipi? Secondo Ippocrate e Galeno, gli esseri umani possono essere suddivisi in alcune categorie sulla base di determinate caratteristiche. Associando al biotipo, che si basa sulla costituzione psicofisica, ad altri elementi dell’individuo, dallo stile di vita che conduce all’ambiente in cui vive, si può stabilire un’attività fisica mirata. In realtà la teoria dei biotipi è stata rivisitata nel corso del tempo e ad oggi ne esistono molteplici versioni. Cerchiamo di capire quali sono le più famose e come individuare il proprio biotipo.
Il francese Jean Vague concepì un sistema di classificazione basato sul biotipo costituzionale, individuanone due principali: biotipo ginoide e androide. Questo sistema individua le zone di distribuzione e accumulo del grasso corporeo.
Le caratteristiche peculiari del biotipo ginoide sono le seguenti:
Il tipo androide è invece caratterizzato da:
Ne consegue che il tipo ginoide ha bisogno di un allenamento basato su esercizi ripetuti a numero elevato che rivitalizzino la circolazione degli arti inferiori, bruciando grassi attraverso un’attività di tipo aerobico. Altri esercizi indicati per il ginoide sono quelli che tonificano i muscoli e li aumentano nella parte superiore del corpo. Per questo biotipo è meglio allenarsi al mattino perché in questo momento della giornata i livelli glicemici sono inferiori e quindi lo sport brucia i grassi accumulati.
Per il tipo androide è consigliabile fare sport per una mezz’ora circa di sera alternando attività diverse tese a tonificare il corpo. Adatti anche gli esercizi aerobici, mentre al mattino o al pomeriggio può dedicarsi agli esercizi di tipo anaerobico.
In realtà la maggior parte delle persone non appartengono a un solo biotipo ma sono un mix di diversi biotipi, caratteristica da non sottovalutare per individuare l’allenamento più adatto.
Il biotipo bilioso, insieme al linfatico, al sanguigno e al nervoso venne individuato da Ippocrate, padre della classificazione costituzionale. Ecco elencate le sue caratteristiche principali:
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Il biotipo linfatico a sua volta venne individuato da Ippocrate ma si tratta di un biotipo poco incline all’attività fisica, in cui si dimostra incostante. Ecco perché è importante proporgli allenamenti che non richiedano troppo sforzo nè lunghi tempi di attività. Ecco le sue caratteristiche principali:
Anche il biotipo sanguigno fa parte dei biotipi individuati da Ippocrate, eccone le caratteristiche principali:
Grazie all’allenamento il sanguigno uomo può ottenere un’ottima muscolatura mentre la donna può ottenere un bel fisico proporzionato e muscoloso.
L’ultimo biotipo di Ippocrate è quello nervoso o cerebrale , adatto a sport come il bodybuilding, che si caratterizza per:
Esiste infine il biotipo articolare, che può essere clavicolare o trapezoidale. Il biotipo clavicolare si caratterizza per le clavicole larghe e il petto piatto, con tricipiti e deltoidi sviluppati. Gli esercizi più adatti per il biotipo clavicolare sono quelli pettorali, dorsali e addominali.
Il trapezoidale presenta invece spalle strette e torace profondo, quindi gli esercizi migliori sono quelli che allenano pettorali, bicipiti e trapezio.