Le allergie alimentari dei bambini stanno diventando un problema sempre più comune. Esiste un modo per prevenirle o comunque fare in modo che il bambino non vada incontro a situazioni poco piacevoli durante i pasti?
Prima di capire come comportarsi a riguardo, è fondamentale approfondire l’argomento e capire come funzionano le allergie alimentari e perché è importante farsi trovare preparati sin dalla prima infanzia.
Allergie alimentari bambini: cosa sapere e come prevenirle
Il bambino inizia a mangiare i suoi primi pasti intorno ai 6 – 8 mesi, periodo in cui il pargoletto inizia a stare seduto da solo senza alcun sostegno.

Inizia, così, la famosa fase dello svezzamento. Durante questo periodo è necessario introdurre con molta cautela nuovi alimenti nella dieta del bambino.
Alcuni vanno addirittura evitati almeno fino al compimento del primo anno; il glutine va introdotto dopo il 6° mese, anche più tardi se c’è in famiglia qualcuno che soffre di celiachia. Il consiglio è anche quello di fare affidamento a delle ricette per lo svezzamento del bambino.
Se il bambino ha una familiarità allergica, bisogna allattarlo al seno il più a lungo possibile e quando si smette di allattare bisogna sostituire il latte materno con il latte HA, cioè ipoallergenico. In questi casi sarà fondamentale seguire le indicazioni del pediatra.
Lo svezzamento deve iniziare con alimenti meno allergizzanti: carote e patate per il brodo vegetale, crema di riso, olio extravergine d’oliva, carne di tacchino e coniglio, mele e pere e latte materno oppure ipoallergenico.
Alcuni alimenti vanno introdotti dopo alcuni mesi dopo l’inizio dello svezzamento:
- i cereali contenenti glutine (grano, avena, orzo, segale) vanno introdotti dopo il 7° mese;
- i legumi dopo l’11° mese;
- gli agrumi dopo il 9° mese;
- i pomodori dopo l’11° mese;
- uova, latte vaccino e pesce dopo il primo anno di vita.
Se, dopo l’introduzione di un alimento, il bambino presenta questi sintomi (tutti o uno solo), vomito, diarrea, eruzioni cutanee che provocano prurito, dovete rivolgervi subito al pediatra. Con il tempo è necessario stabilire una dieta sana ed equilibrata per i bambini con l’aiuto di un professionista del settore.
Bisogna sapere che gli alimenti allergizzanti più frequenti sono l’uovo, il grano, la soia, il pesce e alcuni tipi di frutta a guscio, ad esempio nocciole, mandorle e arachidi. Inoltre, gli esperti confermano che l’80% dei bambini non sviluppa allergia a più di 2 alimenti in modo contemporaneo.
Quindi, la prevenzione può fare bene poco, in quanto un’allergia alimentare rappresenta una malattia a carattere genetico, di conseguenza si possono semplicemente adottare alcune accortezze.