Durante lo svezzamento è necessario introdurre con molta cautela nuovi alimenti nella dieta del bambino. Alcuni vanno addirittura evitati almeno fino al compimento del primo anno; il glutine va introdotto dopo il 6° mese, anche più tardi se c’è in famiglia qualcuno che soffre di celiachia. Il consiglio è anche quello di fare affidamento a delle ricette per lo svezzamento del bambino.
Se il bambino ha una familiarità allergica, bisogna allattarlo al seno il più a lungo possibile e quando si smette di allattare bisogna sostituire il latte materno con il latte HA, cioè ipoallergenico. Bisogna ritardare l’inizio dello svezzamento almeno al 6° mese.
Lo svezzamento deve essere iniziato con alimenti meno allergizzanti: carote e patate per il brodo vegetale, crema di riso, olio extravergine d’oliva, carne di tacchino e coniglio, mele e pere e latte materno, oppure ipoallergenico.
Alcuni alimenti vanno introdotti dopo alcuni mesi dopo l’inizio dello svezzamento:
- i cereali contenenti glutine (grano, avena, orzo, segale) vanno introdotti dopo il 7° mese;
- i legumi dopo l’11° mese;
- gli agrumi dopo il 9° mese;
- i pomodori dopo l’11° mese;
- uova, latte vaccino e pesce dopo il primo anno di vita.
Se, dopo l’introduzione di un alimento, il bambino presenta questi sintomi (tutti o uno solo), vomito, diarrea, eruzioni cutanee che provocano prurito, dovete rivolgervi subito al pediatra. Con il tempo è necessario stabilire una dieta sana ed equilibrata per i bambini.