Attentato a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo: 12 vittime e 5 feriti. Una vera e propria strage quella avvenuta nella redazione parigina di Charlie Hebdo, dove due killer armati di kalashnikov, rientrati da breve tempo dalla Siria, hanno sparato contro i dipendenti dell’importante testata. Nell’attentato hanno perso la vita ben 8 giornalisti tra cui il direttore Stephan Charbonnier, la collaboratrice del magazine Elsa Cayat, 2 agenti, un ospite e il portiere dello stabile, mentre altre 5 persone sono state ferite gravemente, nonostante al momento siano fuori pericolo. Da tutto il mondo arrivano parole di condanna contro gli assassini e si susseguono manifestazioni a sostegno di Charlie Hebdo.
Se da un lato i siti jihadisti continuano a bombardare il web con messaggi di solidarietà nei confronti dei killer accusati del terribile attentato, il resto del mondo condanna apertamente la strage ai danni del giornale satirico Charlie Hebdo. Il presidente francese Francois Hollande ha parlato fin da subito di “terrorismo” e come lui molti altri, da Papa Francesco a Angela Merkel, da Matteo Renzi a Vladimir Putin. Si susseguono nel frattempo manifestazioni di solidarietà a livello internazionale: a Roma dalle 19:00 alle 20:30 la comunità francese residente nella capitale si incontrerà davanti all’ambasciata di Francia in piazza Farnese per “esprimere in un luogo simbolico la nostra vicinanza alla madre patria.” Sempre nella stessa piazza è prevista nel pomeriggio di oggi una fiaccolata di solidarietà organizzata dalla Federazione Nazionale della Stampa. Continuano numerose anche le manifestazioni in terra francese e nel resto d’Europa, mentre oggi è stato proclamato il lutto nazionale.
Moltissime le donne famose che hanno speso parole di solidarietà nei confronti delle vittime condannando con fermezza la terribile strage di stampo fondamentalista. Da Marine Le Pen, che ha esortato il suo popolo a schierarsi contro questo gesto barbarico e a “dire basta all’ipocrisia e chiamare le cose con il loro nome: è una strage perpetrata dall’integralismo islamico.” E ancora Angela Merkel che si è dichiarata a dir poco “sconvolta” da questo “attentato abominevole… aggressione contro la vita delle cittadine e dei cittadini francesi… attacco ingiustificabile contro la libertà di stampa e di opinione, fondamento della nostra cultura libera e democratica.” Ma le condanne arrivano dalle stesse donne islamiche, c’è chi ha avuto il coraggio di schierarsi apertamente contro il fondamentalismo dichiarando “questo non è il mio islam.” D’altra parte Laura Boldrini ha esortato a non confondere “islam e terrorismo”.
La dodicesima vittima dell’attentato ai danni del giornale francese Charlie Hebdo è una donna, il suo nome è Elsa Cayat, psicologa e psicoterapeuta che teneva una rubrica sul magazine della testata ogni due settimane. La Cayat era conosciuta anche come scrittrice di libri incentrati sulle dinamiche di coppia. Il quotidiano Liberation, il primo a rendere nota la sua identità in seguito alla strage, le ha dedicato un profilo.