Il caffè in gravidanza e durante l’allattamento può essere bevuto tranquillamente dalle mamme, oppure ci possono essere degli effetti negativi sul bebè? La questione è annosa e dibattuta, anche perché il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani che non ne possono fare a meno per una pausa di relax. Il nostro espresso è invidiato e copiato in tutto il mondo, è corroborante e contiene sostanze benefiche per la salute, come recenti studi hanno rilevato, ad esempio, protegge da alcune forme tumorali. Ma durante la dolce attesa bisogna per forza rinunciarci?
Il problema, ovviamente, riguarderebbe il feto e il suo sistema nervoso, e discorso analogo varrebbe per il neonato che viene allattato al seno. Troppa caffeina davvero interferirebbe con il suo sonno? Vediamo di fare un po’ di chiarezza in proposito.
Alcune ricerche hanno dimostrato come l’abuso di caffè in gravidanza provochi un rallentamento della crescita del feto. Le madri che consumano grandi dosi di caffè partoriranno bambini di peso inferiore rispetto a coloro che abbandonano questa abitudine. Il caffè, stando a questo studio, andrebbe quindi eliminato totalmente così come tutte le bevande che contengono caffeina: in gravidanza inoltre anche il rischio di trombosi è più alto. Le donne dovrebbero essere maggiormente sensibilizzate rispetto ai cambiamenti ormonali e fisici che subiranno. Ma le cose stanno davvero così?
Poiché spesso gli studi risultano in contrasto; accanto a chi dice che il caffè andrebbe sospeso totalmente c’è chi afferma che due tazzine al giorno non fanno male. Parliamo di una ricerca brasiliana condotta su un campione di 885 neomamme dai ricercatori della Federal University of Pelotas coordinati dalla dott.ssa Ina Santos. Tutte le mamme assumevano caffè e mate (la bevanda naturale sudamericana che contiene sostanze eccitanti) per una quantità di circa 300 mg a testa se non di più, sia durante la gestazione che a tre mesi dal parto. Ebbene, ecco cosa hanno scoperto gli studiosi a proposito degli effetti sui bebè: “Il consumo di caffeina durante la gravidanza e nelle madri che allattano non sembra avere conseguenze sul sonno dei bambini all’età di tre mesi”, ha spiegato la Santos. Alcuni bambini, in realtà, avevano frequenti risvegli notturni, ma non in percentuale superiore alla media, il che fa protendere per l’ipotesi che non esista correlazione tra l’assunzione di caffeina da parte materna e l’insonnia del bambino.
Ricapitolando, gli esperti comunque consigliano di non superare mai superare i 300 mg di caffeina al giorno, che equivalgono a tre tazze di caffè istantaneo, sei tazze di tè, otto lattine di cola o otto barrette di cioccolato (non c’è di che lamentarsi, evidentemente). Tuttavia, sempre stando agli esperti, alcuni bambini possono manifestare una sensibilità individuale a queste sostanze, perciò sarebbe opportuno valutare con il pediatra come gestire la “pausa caffè” della mamma in relazione alle reazioni per piccolo.