Sembrava quasi un caso diplomatico: la première dame di Francia, l’italianissima (nonostante lei evidentemente non sia molto contenta di esserlo!) Carla Bruni, non parteciperà al Festival di Sanremo dove avrebbe dovuto cantare sul palco dell’Ariston con Gino Paoli. Il “giallo” lanciato domenica scorsa da Massimo Giletti che annunciava un «Veto dell’Eliseo per la canzone di Cristicchi» (che irride il presidente francese e la moglie), sembra però risolto: Carlà non potrà partecipare semplicemente per “impegni ufficiali e personali”. Bisognerà crederle? La Bruni, con la sua aria altera non attira mai molte simpatie, soprattutto in Italia, suo paese, che spesso e volentieri ha criticato.
«Né lei, né alcuno di noi ha mai saputo nulla dell’esistenza di una canzone alla base della decisione di non andare a Sanremo. Le sarebbe piaciuto, adora Gino Paoli ma sarebbe stato davvero impossibile, visti gli impegni ufficiali e personali di Carla Bruni quella settimana. Insomma, nessun altro motivo al di fuori delle ragioni pratiche di organizzazione», ecco la dichiarazione del suo enturage.
Inizialmente si pensava ad un veto dell’Eliseo proprio perché a Sanremo parteciperà una canzone di Cristicchi che prende in giro il presidente Sarkozy e sua moglie. Il brano si intitola «Meno male» e la frase incriminata è: «Ma meno male che c’è Carla Bruni. Siamo fatti così, Sarkonò, Sarkosi… se si parla di te il problema non c’è».
Gianmarco Mazzi, direttore artistico del Festival, sottolinea come non esista nessun caso-Bruni, anzi. Carlà sarebbe stata molto felice di cantare con Paoli, “con il quale credo avrebbe interpretato “Il cielo in una stanza”, cantando una parte della versione francese recentemente incisa”.
E voi cosa ne pensate di Carla Bruni?