Cartoni animati che ci hanno traumatizzato a vita, da queste scene ci dobbiamo ancora riprendere

Inutile negarlo, alcuni cartoni animati ci hanno traumatizzato a vita. Ecco alcune scene che ancora oggi ricordiamo con tristezza!

Cartoni animati che ci hanno traumatizzato a vita, da queste scene ci dobbiamo ancora riprendere

I cartoni animati degli anni Ottanta che ci hanno traumatizzato a vita - Pourfemme.it

Una vita complicata e una famiglia per nulla felice erano gli ingredienti principali per mettere in scena un cartone animato di successo negli anni Ottanta. Bastava davvero poco per far attirare davanti il piccolo schermo bambini di tutte le età, tanto da lasciarli sconvolti alla fine di diversi episodi mandati in onda.

Incredibile come i cartoni animati di una volta avevano quasi tutti una cosa in comune: bambini cresciuti senza genitori, quindi orfani, oppure orfani di madre, odiati da chi li cresceva e con questo senso di solitudine e tristezza quasi perenne.

Insomma, la figura del genitore in qualche modo veniva sempre fatta fuori! Nonostante, ciò, però, i piccoli protagonisti (ovviamente erano quasi tutti bambini) riuscivano comunque a vivere avventure che oscillavano dall’essere emozionanti e quasi romantiche a ritrovarsi protagonisti di vere e proprie tragedie.

Ricordi traumatici: i cartoni animati con scene impossibili da dimenticare

Siamo negli anni Ottanta, uno dei cartoni più visti in assoluto è senza ombra di dubbio Candy Candy. La piccola bambina abbandonata in un orfanotrofio, cresce sotto le cure di Suor Maria e Miss Pony. Si innamora di Anthony, ragazzo appartenente alla famiglia nobile degli Andrew, il quale però a seguito di una caduta da cavallo durante una battuta di caccia perde la vita. Insomma, una scena da cui in molti si devono ancora riprendere!

bambini seduti davanti alla tv

I cartoni animati degli anni Ottanta che ci hanno traumatizzato a vita – Pourfemme.it

A proposito di morte, in quanti devono ancora metabolizzare la morte di Mufasa, re della giungla? La scena del piccolo Simba che si sdraia vicino a lui, con tanto di sensi di colpa perché si sente responsabile, è uno dei momenti più difficili da cui riprendersi!

Parliamo invece di Georgie, orfana di madre, il padre in carcere, il padre che l’adotta perde la vita e rimane con la matrigna che ovviamente non la può vedere (una prassi più che giusta, altrimenti una matrigna amorevole avrebbe rovinato tutta la magia dei cartoni anni Ottanta). Georgie è protagonista di una tragedia dopo l’altra, in più i due fratellastri si innamorano di lei… anche Georgie vive una vita così incasinata che quasi non ci faceva dormire la notte.

Vogliamo parlare della trasformazione della strega di Biancaneve? Certo, non è un film degli anni Ottanta, ma è ancora oggi una delle pellicole targate Walt Disney più viste dai bambini di tutte le età. E questa scena, inutile negarlo, ha fatto fare i peggiori incubi a tanti bambini!

E della fine di Dolce Rémy? Rapito da neonato, abbandonato dai suoi cari durante un viaggio, adottato e nuovamente rapito. Insomma, una vera e propria tragedia per questo Rémy! I cartoni di una volta lasciano parecchio discutere, sicuramente non hanno nulla a che vedere con i cartoni che vengono mandati in onda ad oggi!