La maggior parte di noi conosce Caterina Scorsone come l’attrice che interpreta Amelia Shepherd in Grey’s Anatomy, ma forse non tutti sanno che è anche la mamma di tre bambine: Eliza di 8 anni, Lucinda di 10 mesi e Pippa, che compirà 4 anni il mese prossimo ed è nata con la sindrome di Down.
In una lunga intervista per la rivista americana People, Scorsone ha parlato della figlia e di come la sindrome di Down l’abbia spinta a riflettere sul concetto di amore. L’attrice, per la verità, non è nuova a questo tipo di tematiche: da quando è nata Pippa infatti si è spesso fatta portavoce di una campagna di sensibilizzazione sul tema della disabilità.
La diversità? “Un concetto da esplorare positivamente”
Caterina Scorsone è sicura che la diversità sia un aspetto degli altri da scoprire e che nel comunicare la sindrome si debba essere positivi. Ciò che è importante, spiega, è che vi sia equità nelle opportunità, nell’accesso alle cure e anche nella rappresentazione della sindrome di Down nella sfera mediatica.
Caterina Scorsone: “Quando è nata Pippa ero spaventata”
“Quando è nata Pippa ero spaventata. Non sapevo niente della trisomia 21, il nome della condizione cromosomica causata dalla presenza di una terza copia (o una sua parte) del cromosoma 21, comunemente conosciuta come sindrome di Down“, ha spiegato. “Non sapevo nulla. Tutto quello che i media ti dicono è che la gente è spaventata dalla sindrome di Down, e quindi pensavo di doverlo essere anche io“, per fortuna, però, ha proseguito, con la nascita di Pippa ha scoperto che non c’è nulla di cui avere paura.
“Pippa è diversa. Lo sei anche tu”
“Pippa è diversa. Lo sei anche tu e lo sono anch’io. Pippa ha dei bisogni specifici per il modo in cui è stato fatto il suo corpo. Io ho esigenze specifiche per il modo in cui è stato creato il mio corpo. Vale per tutti noi. Affinché Pippa possa realizzare ciò che sceglie di realizzare, prosperare e soddisfare i desideri che ha per se stessa, ha bisogno di essere supportata in modi specifici. Anche io“, ha concluso l’attrice di Grey’s Anatomy.