Chi era Zaha Hadid, l’architetto iracheno famosa in tutto il mondo

Zaha Hadid è morta all’età di 65 anni a seguito di un attacco cardiaco. Il mondo dell’architettura e del design è in lutto.

Zaha Hadid è morta all’età di 65 anni il 31 marzo scorso a seguito di un attacco cardiaco, mentre, era ricoverata per una bronchite in ospedale a Miami. Il mondo dell’architettura è in lutto per la scomparsa di una delle più autorevoli, famose, influenti, potenti e celebri designer dell’ultimo secolo. L’autorevole esponente della corrente del decostruttivismo è stata la prima donna a ricevere l’ambito e prestigioso Premio Pritzker nel 2004, che in architettura equivale a un Premio Nobel, oltre a due Premi Stirling nel 2010 e nel 2011, e al Premio Imperiale nel 2009.

La biografia

Nacque a Baghdad in Iraq il 31 ottobre 1950 da una famiglia benestante. Zaha Hadid conseguì la laurea in Matematica alla American University di Beirut prima di trasferirsi a Londra nel 1972 per studiare alla Architectural Association. Dopo aver conseguito il titolo accademico, Zaha lavorò con i suoi ex professori, Koolhaas e Zenghelis, presso l’Office for Metropolitan Architecture (OMA), a Rotterdam, nei Paesi Bassi, diventando socia nel 1977. Nel 1994 insegnò alla Graduate School of Design dell’Università di Harvard, occupando la cattedra che fu di Kenzo Tange. Nel 1980 fondò il suo studio con sede a Londra e dagli anni Ottanta insegnò alla Architectural Association.

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Le opere

Sono davvero tante e importanti le opere realizzate da Zaha Hadid che non sono altro che il frutto dell’integrazione tra architettura, paesaggio e geologia mediante tecnologie innovative. Tra le più celebri spiccano il Museo nazionale delle arti (MAXXI) del XXI secolo di Roma inaugurato il 28 maggio 2010 in via Guido Reni sulla base di un concorso bandito nel 1998, il Centro culturale Heydar Aliyev a Baku, il Museo della Scienza Phaeno a Wolfsburg, la sede dell’Opera di Guangzhou in Cina, la Stazione della funicolare di Innsbruck e il London Aquatics Centre dove si tennero le Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra del 2012.

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Anche il museo romano si è messo a lutto. Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo del Governo Renzi, Dario Franceschini, ha infatti dichiarato: “La scomparsa di Zaha Hadid è un lutto per il mondo della cultura e per l’Italia, Paese al quale è legata per il forte segno architettonico del MAXXI di Roma. L’uso innovativo dei volumi e degli spazi che ha caratterizzato la sua architettura si è espresso al meglio in questo edificio, che ha seguito in ogni fase dalla progettazione alla costruzione introducendo nuove tecniche e materiali”. R.I.P. Zaha.

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