Le cisti sono sacche o cavità rivestite da una membrana e contenenti liquidi, gas o sebo; possono svilupparsi in diverse aree del corpo e hanno cause e sintomatologie differenti. Le cisti al seno, in particolare, sono molto diffuse tra le donne; nella maggior parte dei casi queste cisti mammarie sono formazioni di tipo benigno, che non devono allarmare eccessivamente. I noduli al seno, infatti, interessano la gran parte della popolazione femminile e non sono indice di tumore al seno. Tuttavia, è bene tenere sotto controllo le cisti mammarie e sottoporsi a controlli medici. Le cisti mammarie, pur essendo, quasi sempre formazioni benigne non devono essere sottovalutate; è importante conoscere le cause di una ciste al seno per intervenire con il trattamento più adatto.
Le tipologie delle cisti al seno
Le cisti al seno si presentano come noduli dalla forma tondeggiante che si formano in corrispondenza dei dotti che portano il latte prodotto dalle ghiandole mammarie.
Nel seno possono svilupparsi diversi tipi di formazioni cistiche, solitamente si formano in una sola mammella ma possono anche comparire contemporaneamente in entrambe le ghiandole mammarie.
Le cisti al seno si possono classificare in base alla dimensione:
- microcisti, sono le cisti mammarie che hanno una dimensione ridotta misurabile in millimetri, non sono percepibili al tatto ma si riscontrano tramite ecografia o mammografia;
- macrocisti, più grandi, queste cisti al seno possono arrivare a misurare fino a 5-6 cm, si possono avvertire durante l’autopalpazione del seno e si presentano al tatto come delle palline morbide.
Oltre alla suddivisione in base alla grandezza, le cisti al seno anche distinte in semplici e complesse:
- le cisti al seno semplici sono quelle dalla forma regolare, morbide e contenenti liquido. Sono solitamente cisti benigne;
- le cisti complesse, sono quelle che si presentano più dure al tatto e che spesso compaiono come gruppi di noduli. Quando la forma è irregolare e il contenuto della ciste al seno è sospetto, devono esser monitorate con attenzione per assicurarsi che non ci sia un tumore al seno.
Cisti al seno: sintomi
Le cisti al seno si muovono sotto la pressione dei polpastrelli, e non causano sintomi particolari, a meno che non aumentino troppo di dimensione, si noterà che solitamenete le cisti mammarie tendono ad aumentare leggermente le loro dimensioni prima del ciclo, e a diminuire dopo il periodo mestruale.
Le cisti mammarie si accompagnano solitamente ad alcuni altri sintomi, per questo si possono riscontrare:
- cisti al seno dolorose, che provocano quindi un diffuso dolore al seno, detto mastodinia;
- senso di tensione nella zona mammaria;
- alterazioni nell’aspetto del seno che, a causa della presenza della ciste, cambia leggermente il suo profilo;
- secrezioni dal capezzolo, generalmente di colore trasparente o giallo paglierino.
Le cause delle cisti al seno
Le cause delle cisti al seno benigne non sono ancora state completamente chiarite ancora del tutto chiara. Solitamente, le cisti mammarie compaiono intorno ai 30 anni ma, anche se più raramente, possono presentarsi anche durante l’adolescenza. Esse sono considerate delle anomalie, ma essendo generalmente di natura benigna, non viene consigliato nessun trattamento a meno che non intervengano cambiamenti evidenti di volume. Anche se le cisti mammarie sono generalmente benigne, è importante sottoporsi ad una visita senologica e riferire al medico i sintomi dei noduli al seno e i cambiamenti che si verificati.
Tra le cause che possono portare alla formazioni di cisti al seno, ricordiamo:
- le alterazioni ormonali, dovute soprattutto ad una maggiore produzione di estrogeni durante il ciclo mestruale;
- i cambiamenti del tessuto mammario dovuti all’età, le cisti al seno sono più comuni tra i 30 e i 50 anni e non compaiono frequentemente durante la menopausa a meno che non si ricorra a terapia ormonale sostitutiva;
- la mastopatia fibrocistica, ossia una particolare conformazione della mammella che consiste in una predisposizione a sviluppare tante microcisti.
Solitamente un seno fibrocistico non provoca dolore, ma se ci sono cisti al seno infiammate, queste possono occasionalmente creare fastidi. Si tratta comunque di noduli di natura benigna.
La diagnosi delle cisti al seno
Solitamente le cisti mammarie vengono individuate dalle donne tramite l’autopalpazione, ossia quella tecnica che ogni mese dovrebbe essere adottata per controllare la salute del seno. In questo modo, infatti, è possibile anche accorgersi di noduli al seno sospetti, che possono far pensare alla presenza di un carcinoma mammario. Tuttavia, dal momento in cui le microcisti non sono percepibili al tatto e, in caso di tumore, spesso non compaiono noduli al seno se non in fase avanzata, è bene sottoporsi con costanza ad alcuni esami specifici, in particolare a:
- Ecografia: permette di capire la natura del nodulo e se è totalmente solida o con interno liquido.
- Mammografia: permette di evidenziare la presenza di noduli sospetti o calcificazioni.
- Agoaspirato: permette di prelevare campioni di tessuto, cellule o liquido presenti nelle cisti, che verranno valutati dal medico per individuare eventuali cellule anomale.
- Agobiopsia: viene effettuata in presenza di formazioni solide di grandi dimensioni e in mancanza di liquido.
Nel caso siano necessari più approfondimenti sono consigliabili esami più invasivi:
In alcuni casi, anche accertato la non presenza di cellule tumorali, viene consigliata la rimozione chirurgica delle cisti con un piccolo intervento in day-hospital. In caso contrario è consigliabile tenerle monitorate ecograficamente una o due volte all’anno.
Come prevenire le cisti al seno
Non essendo ancora chiare le cause di questi noduli al seno di natura benigna, è impossibile prevenire la loro formazione.
Nel caso in cui le cisti mammarie provochino dei fastidi, la sensazione dolorosa si può alleviare dando al seno un corretto sostegno tramite l’uso di reggiseni adatti.