Sì, è tutto vero: il mondo della bellezza sta compiendo grandi passi avanti, e lo sta facendo dalle fondamenta. In netta contrapposizione agli estrosi make-up trend estrapolati dalle più recenti passerelle d’alta moda, a stupire è la crescente tendenza ad abbracciare un’estetica tutta nuova e maggiormente affine al concetto di naturalezza.
Un concetto che non si limita più al velo di trucco, ma che parte invero dalla formulazione dei prodotti impiegati a realizzarlo: potremmo infatti definire la cosiddetta Clean Beauty come la tendenza dell’omonimo settore più influente degli ultimi anni, caratterizzata dall’instancabile ricerca alla formula green per eccellenza.
L’attenzione alla sostenibilità si fa ogni giorno più presente, tanto che la stragrande maggioranza delle aziende cosmetiche ha preso ad improntare il proprio business esattamente in questa direzione: si prediligono materie prime pure, ingredienti sicuri ed efficaci al tempo stesso che rispettino l’ambiente quanto più possibile, alla stessa stregua dei processi di produzione atti ad ottenerli. Il cambiamento è sotto i nostri occhi a partire dal packaging dei prodotti, spesso costituiti da materiali di riciclo oppure ideati secondo il popolare concetto refill.
Ed a cambiare non è solo la cosmesi, ma anche il consumatore: sempre più esigente, in linea di massima possiede una maggiore conoscenza e consapevolezza di ciò che acquista ed utilizza – dalla skincare al make-up – nonché un occhio attento agli ingredienti ed ai suoi numerosi benefici. Le etichette sono quasi sempre oggetto di scrupoloso giudizio, passate in rassegna in cerca di sicurezza.
Sarebbe un errore, però, ridurre la Clean Beauty ad una moda passeggera, pronta a rispondere alle momentanee esigenze del consumatore: questa non si rifà infatti semplicemente all’ormai comune ideale di cosmetica “pulita”, bensì si pone come nobile obiettivo quello di abbracciare una filosofia ben più profonda che intende ristabilire un nuovo e sano equilibrio tra tutela ambientale e benessere.