Osservando i segnali del corpo si può capire se una persona mente: impara a riconoscere i movimenti e i comportamenti che possono rivelare la verità.
Ci sono persone abituate a mentire, che riescono ad infarcire di bugie l’interlocutore senza fare una grinza ed altre, invece, che mentendo arrossiscono, distolgono lo sguardo, iniziano a tossire nervosamente. Capire se qualcuno mente è alla base delle relazioni interpersonali. Nel caso di un partner potrebbe essere uno dei segnali che il rapporto è in crisi, e potresti valutare se ricorrere ad una terapia di coppia. Ma può servire anche a capire se un’amicizia è sincera oppure se quello che ci sta raccontando un collega o il nostro capo corrisponde o meno alla verità.
Insomma, bisognerebbe essere il dottor Cal Lightman interpretato da Tim Roth nella celebre serie TV “Lie To Me”, uno psicologo esperto nel riconoscere le microespressioni facciali e i segnali corporei che rivelano quando qualcuno sta mentendo. Questa serie, ispirata agli studi del noto psicologo Paul Ekman, ha affascinato molti telespettatori proprio perché ci ricorda che il corpo spesso non riesce a mentire, tradendo le intenzioni vere di una persona attraverso sottili indizi. Vediamo quali sono i metodi infallibili per smascherare i bugiardi.
Capire se una persona sta mentendo è una competenza utile non solo per i professionisti della sicurezza o della psicologia, ma anche per le relazioni interpersonali quotidiane. La capacità di individuare la menzogna si basa sull’osservazione di segnali fisici e comportamentali che, inconsapevolmente, una persona può manifestare.
Questi segnali possono essere suddivisi in tre categorie principali: microespressioni facciali, gesti del corpo e variazioni nella voce e nel linguaggio. Vediamoli più nel dettaglio.
Le microespressioni facciali sono brevi e involontarie espressioni che rivelano le vere emozioni di una persona. Durano solo una frazione di secondo e possono essere difficili da rilevare senza un’attenta osservazione o una formazione specifica. Qualche esempio? Quando una persona mente può premere le labbra insieme come segno di tensione o disagio.
E poi il classico “sorriso falso”: quando un sorriso è sincero e spontaneo si muovono sia la bocca che gli occhi, attorno ai quali compaiono piccole rughe o zampe di gallina. Un sorriso falso invece solitamente coinvolge solo la bocca.
Sono soprattutto gli occhi che possono smascherare una menzogna attraverso movimenti inconsci. Se la persona che ti sta parlando guarda verso sinistra significa spesso che sta cercando di ricordare, attingendo alla memoria visiva.
Se invece guarda verso destra è un segnale di costruzione visiva, ed è probabile che stia inventando una storia. Lo sguardo è rivelatore per capire se una persona mente. Ma ci sono anche altri segnali del corpo.
Osservare il linguaggio del corpo può essere una miniera di informazioni quando si cerca di determinare se qualcuno ci sta mentendo.
Intanto la postura: una persona che mente può assumere una postura innaturale o rigida, cercando di controllare i propri movimenti. I movimenti delle mani o delle braccia incongruenti, che non corrispondono cioè a ciò che viene detto possono essere un altro indicatore di menzogna.
Ad esempio, una persona che mentre afferma verbalmente qualcosa di positivo scuote leggermente la testa in segno di negazione. Oppure toccarsi frequentemente il viso mentre si parla, soprattutto la bocca, il naso o gli occhi, è spesso un segnale di disagio e può indicare che una persona non sta dicendo la verità.
Anche i movimenti dei piedi e delle gambe possono rivelare nervosismo. Incrociare le gambe frequentemente per poi disgiungerle, oppure puntare i piedi verso una via di uscita sono entrambi segnali che indicano un desiderio inconscio di fuggire dalla situazione.
Oltre ai segnali visivi anche la voce e il linguaggio possono aiutarci a capire se una persona mente: un aumento o una diminuzione del tono della voce rispetto al normale modo di parlare può indicare nervosismo o ansia. Le persone che mentono inoltre tendono a fare pause più lunghe del solito mentre cercano di inventare risposte plausibili.
Alcuni bugiardi poi, nella speranza di rendere la loro storia più credibile, tendono ad arricchirla di troppi dettagli inutili. Anche ripetere le stesse frasi o parole può essere un tentativo di guadagnare tempo per pensare a una risposta convincente.
Naturalmente non tutti questi segnali indicano necessariamente una menzogna: alcune persone infatti possono manifestare questi comportamenti a causa di ansia, stress o altre emozioni. È dunque è importante considerare il contesto e la baseline comportamentale della persona, ovvero il suo comportamento tipico quando è a suo agio e sincero.
Ad esempio, se una persona tende a toccarsi il viso frequentemente anche in situazioni normali questo comportamento potrebbe non essere un segnale che mente. Se invece qualcuno che solitamente ha una postura rilassata diventa improvvisamente rigido durante una conversazione specifica, questo cambiamento può essere rivelatore di una bugia.
Per concludere, qualche piccolo trucco ispirato dalle tecniche adottate nella serie “Lie To Me” per capire se una persona mente. Il primo è fare domande aperte, che richiedono risposte dettagliate piuttosto che semplici “sì” o “no”: questo può aiutare a rivelare incongruenze nelle storie delle persone.
E poi ripetere la domanda. Chiedere alla persona che sospettiamo ci stia mentendo di raccontare la stessa storia in ordine inverso può rendere più difficile mantenere una menzogna coerente. Inoltre, come già spiegato, prestare molta attenzione ai segnali non verbali, cercando discrepanze tra ciò che viene detto e ciò che viene mostrato attraverso il linguaggio del corpo.
Sviluppare queste competenze può aiutarci non soltanto a capire se una persona mente, ma anche a migliorare notevolmente la nostra stessa capacità di comunicare in modo efficace e autentico nelle nostre relazioni quotidiane.