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Come coltivare le mimose in casa

Come coltivare le mimose in casa? La mimosa è considerata la pianta simbolo della Festa della Donna, ma i suoi fiori possono farci compagnia per tutti i mesi di primavera ed estate, donando colore e allegria in casa, in balcone o in giardino. La mimosa è una pianta arbustiva originaria dell’Australia, appartenente alla famiglia delle Mimosacee: si tratta di una pianta che si trova abbastanza bene nelle zone mediterranee, tranne che nei casi in cui le temperature raggiungono lo zero. La coltivazione delle mimose non è difficile come può sembrare, anzi si tratta di un procedimento abbastanza semplice e alla portata di tutti. Volete saperne di più in merito? Ecco alcuni utili consigli sulla coltivazione delle mimose in casa.

La coltivazione della mimosa: il terriccio, la messa a dimora e il clima

La mimosa è una pianta che può essere coltivata partendo da una piccola piantina – da acquistare presso il vostro vivaio di fiducia – oppure, semplicemente, raccogliendo i pistilli dei suoi fiori da mettere in un batuffolo di cotone che sia ben inumidito e lasciato al caldo per 3 giorni circa, in modo tale da favorire la germogliazione. Come procedere, dunque? Piantate la mimosa all’interno di un ampio vaso – non troppo grande – facendo attenzione ad utilizzare del terriccio acido – un pH tra 4.5 e 6.5 – che assicuri un ottimo drenaggio e dell’argilla sullo strato superficiale. Tenete presente che, nei mesi caldi, potrete lasciare la mimosa al sole senza alcun problema – si tratta di una pianta amante delle temperature calde e del clima soleggiato – mentre, durante l’inverno, sarà bene entrare la pianta in casa e proteggerla sia dalle basse temperature che dal vento.

CONSIGLI PER INNAFFIARE IN MODO CORRETTO LE PIANTE

La coltivazione della mimosa: innaffiatura, il rinvaso, la potatura e la concimazione

Per quanto riguarda la necessità di acqua della pianta, l’innaffiatura andrà eseguita ogni giorno, nei mesi caldi; mentre, nei mesi invernali, potrete annaffiarla anche a giorni alterni: non dimenticate, però, che i ristagni di acqua sono sempre letali – le radici possono marcire – e, dunque, di non esagerare con la quantità di acqua e regolarvi in base allo stato del terriccio. La mimosa è una pianta che può raggiungere una grandezza discreta, per cui dovrete provvedere al rinvaso in un vaso di terracotta più grande – di un diametro almeno il doppio rispetto a quello originario – all’inizio dell’autunno e non prima, almeno ogni 2 anni: prelevate parte del terriccio, bagnandolo e asportate con l’apparato radicale compattato. Potrebbe, inoltre, essere necessario applicare delle aste per realizzare un supporto che regga i rami ed evitare che si spezzino: la mimosa tende, infatti, a crescere in verticale. Trattandosi di una pianta che cresce rapidamente, sarà necessario provvedere ad una potatura periodica, in modo tale da mantenere una chioma ben equilibrata. Infine, non andrà dimenticata la concimazione da effettuare tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno per preparare la pianta all’arrivo della stagione invernale: dovrete effettuare un lavoro di sarchiatura – per rimuovere il terriccio essiccato, durante l’estate – somministrare dei fertilizzanti a base di foglie verdi allo stato liquido e aggiungere della torba sminuzzata.

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Published by
Elena Arrisico