Come coltivare le nocciole? A chi non piace questa gustosissima frutta secca? Avere delle nocciole sempre a disposizione a casa sarebbe davvero il massimo, soprattutto perché si tratterebbe di nocciole biologiche prive delle sostanze chimiche generalmente utilizzate per quelle in vendita. Il nocciolo è una pianta originaria dell’Asia Minore, appartenente alla famiglia delle Betulacee – del genere Corylus – e, in Italia, è diffusa in tutte le regioni, dove cresce bene fino a 1.300 metri di altitudine. La coltivazione delle nocciole non è difficile come può sembrare: basta, infatti, seguire alcuni piccoli accorgimenti da mettere in pratica. Siete curiosi di sapere di più in merito? Ecco alcuni utili consigli sulla coltivazione delle nocciole.
La messa a dimora di una pianta di nocciolo – o di un intero noccioleto – va eseguita nei mesi autunnali, tenendo in considerazione il tipo di terreno su cui effettuarla: dovranno, infatti, essere evitati i terreni con pH troppo alcalino, con calcare attivo superiore al 10%, argillosi, pesanti e con rischio di ristagno idrico. Il terreno asciutto dovrà essere preparato per la messa a dimora, eseguendo una concimazione a base di letame e/o compost – non direttamente nella buca di impianto per evitare danni alla pianta – che dovrà essere effettuata periodicamente per mantenere la fertilità del terreno. Le piantine si ottengono per merito del distacco dei polloni e con parti di radici dalle piante madri; in alternativa, potreste acquistare una piantina presso il vostro vivaio di fiducia. La messa a dimora dovrà essere eseguita in piena terra a 50-70 centimetri per uno o due anni circa: quando inserite le piantine nella buca, prestate attenzione a non interrare anche il colletto.
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Una volta terminato l’impianto, irrigate con un paio di litri di acqua: l’innaffiatura è, infatti, fondamentale per la salute della pianta e la qualità del raccolto, ma fate attenzione ai ristagni di acqua. Non dimenticate di garantire l’impollinazione incrociata: il nocciolo è una pianta autosterile – il polline maschile non riesce a fecondare i fiori femminili – per cui dedicatevi all’impianto di alcune piante impollinatrici, nelle vicinanze del nocciolo. Oltre a ciò, è importante pensare alla potatura: questa è, infatti, necessaria per stimolare la produzione di rami e dovrà comprendere l’eliminazione dei rami in eccesso, delle erbe infestanti e delle parti secche o malate della pianta, favorendo la penetrazione della luce e del calore all’interno della chioma. Infine, la maturazione del frutto e il raccolto avverrà, generalmente, nel mese di agosto, quando i frutti cadranno direttamente al suolo.
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