Come diluire il latte vaccino per i bambini

Scopriamo come diluire il latte vaccino per i bambini in modo da abituarli progressivamente a questo cambiamento nella dieta.

Come diluire il latte vaccino per i bambini? Come ben sanno le mamme, il latte è di importanza fondamentale per i bambini e sebbene esistano valide alternative all’allattamento al seno, quest’ultimo rimane pur sempre la soluzione migliore. Ma dopo un certo periodo, anche per una questione pratica, si passa al latte artificiale e dopodiché, una volta concluso il periodo del latte in polvere, al latte vaccino, ovvero quello di mucca, che in ogni caso può essere rimpiazzato anche con latte di capra, asina, pecora e via dicendo. Per evitare disturbi digestivi e allergie, il latte vaccino va progressivamente diluito. Scopriamo in che modo.

Innanzitutto il latte vaccino, secondo i vari esperti, andrebbe introdotto dopo il primo anno di vita, purché si consulti a tal proposito il pediatra. Trattandosi di un tipo di latte meno digeribile rispetto al latte in polvere, è meglio introdurlo nella dieta dei bambini progressivamente diluendolo un po’. In questo modo il bimbo avrà il tempo di assimilarlo evitando problemi digestivi di vario genere per non parlare di eventuali allergie alle proteine del latte.

Come fare? E’ sufficiente stemperare il latte vaccino con acqua naturale, utilizzando un 30% di latte sulla quantià totale di liquido per i primi 10 giorni. In questo lasso di tempo potrete verificare come sta reagendo al latte e se è il caso di aumentare le percentuali. Se tutto va bene, è possibile aumentare le dosi al 50% mettendo quindi metà acqua e metà latte vaccino. Anche in questo caso occorrerà verificare come reagisce il bambino nei giorni successivi e se tutto procede al meglio, si aumenterà progressivamente il dosaggio arrivando al 70% di latte fino a raggiungere il 100%. Tra un dosaggio e l’altro attendete una decina di giorni, il tempo necessario per verificare se il bimbo reagisce bene o meno.

Come abbiamo visto diluire il latte vaccino è importante per evitare disturbi digestivi e allergie. Esso infatti apporta un contenuto piuttosto elevato di proteine e sali minerali che, a volte, possono sovraccaricare di lavoro i reni del neonato. Questi ultimi infatti non sono completamente sviluppati come nell’adulto e quindi possono affaticarsi durante lo smaltimento di queste sostanze. In ogni caso, mentre si abitua il bambino al latte vaccino, è bene consultare il pediatra e aggiornarlo sugli sviluppi e su eventuali reazioni strane. Ci sono inoltre delle valide alternative al latte vaccino fino ai 3 anni di età, per esempio i latti di crescita in forma liquida che a livello di composizione sono molto simili al vaccino.

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