La mascherina fa ormai parte del nostro outfit quotidiano. A causa della pandemia da Coronavirus (SARS-CoV2), siamo costretti a utilizzarla per proteggere noi e gli altri, almeno finché l’emergenza da COVID-19 non rientrerà e si potrà tornare alla normalità. Il che avverrà quando? Nessuno può dirlo, anzi, più facile sentir parlare di una nuova ondata, attesa con l’autunno. Proprio per questo motivo, per venire incontro alle esigenze di tutti, tantasalute.it inaugura il suo shop con le mascherine FFP2 DPI certificate UE. Tra l’altro, utilizzare la mascherina è fondamentale per la nostra salute, ma anche per evitare le multe salate che stanno dando a chi trasgredisce. Non pensateci neppure un momento: approfittate delle offerte dello Shop cliccando il bottone qui sotto!
Si tratta di un accessorio obbligatorio da indossare ogni giorno, come norma anti-contagio. Quando indossare la mascherina? In generale, l’uso della mascherina è obbligatorio sui mezzi pubblici, negli uffici pubblici, nei negozi e, in generale, in quei luoghi in cui non è possibile garantire il distanziamento sociale. Insomma, al momento, la mascherina è indispensabile per cercare di proteggere noi stessi e, soprattutto, come forma di rispetto nei confronti di chi ci sta accanto. Una domanda che ci poniamo spesso, negli ultimi tempi, è questa: come disinfettare la mascherina? Scopriamo di più in merito.
Prima di tutto, è bene precisare che, in commercio, esistono diversi tipi di mascherine. Vediamoli uno ad uno:
Tutte le tipologie di mascherine sono monouso – come specificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute – ma è possibile disinfettarle e riutilizzarle, se non si ha la possibilità di cambiarle. È importante, inoltre, terminato il loro ciclo di utilizzo, ricordare di smaltirle nei rifiuti indifferenziati.
È necessario pensare alla sanificazione delle mascherine usate, se non è possibile cambiarle. Particolarmente utile è il PDF rilasciato dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (S.C.F.M.) di Firenze, messo a punto per capire come disinfettare correttamente le mascherine usate. Per quanto riguarda la mascherina chirurgica, ecco come procedere:
Naturalmente, prestate particolare attenzione anche all’igiene delle mani, quando siete fuori e ricordatevi di non toccare viso, occhi, naso e bocca.
Come disinfettare le mascherine FFP1, FFP2 ed FFP3 per riutilizzarle? Per queste tipologie di mascherine, è necessario seguire gli stessi passaggi di sanificazione di quelle chirurgiche, ma è anche possibile esporle a una temperatura superiore ai 60 gradi: basti pensare al phon o al vapore di un ferro da stiro, ma senza avvicinarvi eccessivamente le mascherine.
La soluzione più sicura resta, comunque, quella della soluzione idroalcolica al 70%, in erogatore spray.
Le cosiddette mascherine di comunità, cioè in stoffa o TNT, possono essere considerate lavabili con detersivo, se realizzate con materiali resistenti al lavaggio a 60 gradi. Alcune mascherine in tessuto non tessuto possono essere lavate in lavatrice, seguendo le istruzioni del produttore anche sul numero massimo di lavaggi. Le mascherine in cotone possono essere anche stirate.
Anche in questo caso, valgono le indicazioni di igiene delle mani spiegate precedentemente.
La mascherina sanificata non va riposta su superfici non igienizzate, senza la protezione della busta di plastica. La parte interna della mascherina non deve essere toccata per nessun motivo, così da evitare il rischio di contaminazione e contagio.
Le mascherine “ricondizionate” non vanno riutilizzate in caso di alterazioni, ma devono essere in buono stato. In generale, bisognerebbe non riutilizzarle per più di tre volte. Il riutilizzo delle mascherine può essere effettuato in caso di attività quotidiane comuni e non in ambito professionale o a contatto con malati.
Infine, per ulteriori consigli e chiarimenti, è consigliabile chiedere il parere al proprio medico.