Partiamo dal presupposto che i brufoli non andrebbero toccati. Infatti, schiacciarli può portare a infezioni, cicatrici e iperpigmentazione dovuta all’infiammazione. Eliminare un’imperfezione che in quel momento ci dà fastidio potrebbe lasciarci una traccia permanente che pur utilizzando prodotti prodotti specifici, potrebbe essere difficile eliminare.
Detto ciò sappiamo assolutamente che i brufoli sono uno degli inestetismi peggiori e che spesso risulta difficile resistere alla tentazione di eliminarli, soprattutto quando presentano la famigerata puntina bianca.
In condizioni di emergenza si possono schiacciare, ma bisogna sapere come fare. A suggerire la tecnica migliore è Sandra Lee, dottoressa e dermatologa americana meglio nota come dottoressa Pimple Popper: vera e propria celebrità prima di YouTube e poi della televisione, è diventata nota per i video in mostra estrazioni di brufoli, punti neri ma anche cisti e lipomi.
Grazie alla notorietà acquisita, ha creato una propria linea di strumenti per pulire al meglio la pelle, che vanno però utilizzati con estrema cura. Tra questi c’è per esempio anche un sorta di cappio che permette di applicare una pressione costante intorno al brufolo, in modo da stimolare l’uscita del pus senza lasciare tracce. Questo estrattore di comedoni, così si chiamano le impurità della pelle, è efficace solo su brufoli o punti neri superficiali: se sono particolarmente radicati, intervenire può lasciare cicatrici altrettanto profonde.
Consapevoli di ciò che stiamo per fare, possiamo provare ad affrontare il nostro nemico, ovvero brufoli e impurità. Ricordatevi di essere gentili e delicati con la vostra pelle: una cicatrice potrebbe essere per sempre.
Per scongiurare ogni rischio di infezione, disinfettiamo sia le mani che i viso con particolare attenzione sotto le unghie, assicuriamoci che la superficie o l’asciugamano sul quale appoggiamo i nostri strumenti siano puliti. Dopo aver lavato mani e viso con un detergente delicato e acqua tiepida, passare un batuffolo di cotone imbevuto con alcool su pelle e strumenti.
I pori della pelle sono il vaso comunicante tra la cute esterna e le ghiandole sebacee: più la si prende alla larga rispetto al brufolo, più l’estrazione sarà semplice perché ammorbidendo la parte circostante, le impurità usciranno più facilmente. Quindi, utilizzando un panno caldo premiamo delicatamente intorno al brufolo per alcuni minuti in modo da sciogliere il contenuto dei pori; un’altra opzione può essere fare dei suffumigi.
Siamo arrivati all’estrazione vera e propria, che però non va fatta in fretta bensì con estrema cura e pazienza. Posizioniamo ciò che stiamo usando per l’estrazione nei pressi del brufolo, che siano le dita, due applicatori con punta in cotone o il cappio dell’estrattore, e premiamo in maniera gentile e costante verso il basso in modo da spingere fuori il brufolo. Tale pressione dovrebbe essere applicata intorno e su entrambi i lati ma non sopra la punta bianca.
Se dopo 1 o 2 tentativi incontriamo resistenza, non bisogna forzare. Se il foruncolo è maturo cederà facilmente, mentre insistere aumenterà le possibilità di creare traumi cutanei. Meglio aspettare ancora un po’ prima di riprovare.
Prendersi cura della pelle post-operazione è importante per evitare irritazioni. Una volta che il brufolo è stato scoppiato, teniamo l’area pulita e lasciamo che guarisca correttamente per evitare cicatrici. Come fare? Passiamo un panno freddo e pulito sull’area e applichiamo solo sul punto in cui si trovava le impurità acido salicilico, oppure un cerotto per brufoli per proteggere la zona da eventuali batteri e accelerare il processo di guarigione.