Una – forse, l’unica – casella destinata a rimanere non spuntata, all’interno di quelle inverosimili liste di buoni propositi che accomunano chiunque abiti il pianeta Terra in eterno? Sembra che abbandonarsi, inermi, al vortice incessante delle paranoie costituisca un’abitudine a dir poco collettiva. Quasi uno sport olimpionico, per alcuni avvezzi a rimuginare senza sosta a proposito di qualsivoglia fatto accaduto (o non accaduto, molto spesso). Del resto, viviamo in un mondo frenetico e non è raro che ci si senta sopraffatti.
Siamo vittime di ansia, preoccupazioni e insicurezze, che si trasformano in paranoie rendendoci impossibile vivere il presente e pensare al futuro. Dobbiamo, quindi, imparare ad affrontare le nostre paure trasformandole in opportunità di crescita personale. Scopriamo insieme come smettere di farsi paranoie e vivere bene.
L’importanza che diamo ai pensieri negativi può influire non poco sulla qualità della vita, rovinando giornate, momenti e persino ricordi. Ne vale davvero la pena? Infinite volte ci siamo profondamente intimati di metterli a tacere, ma loro sono rimasti lì tanto da aver preso a costituire una presenza costante. Smettere di lasciarsi andare alle paranoie, però, non è affatto impossibile tanto che, forse, dovrebbe essere percepito piuttosto come un dovere verso noi stessi.
Dal momento in cui si cade vittima delle grinfie della paranoia per un’incapacità totale di saper rimanere nel presente, la chiave è – secondo gli psicologi – quella di riuscire a concentrarsi sul qui e ora. Bisogna imparare a fidarsi di sé perché, qualsiasi imprevista evenienza si verifichi in supposte circostanze, si svilupperà naturalmente la capacità di gestire la situazione qualsiasi essa sia. È, dunque, di fondamentale importanza imparare a saper vivere nel presente, riuscendo così a godersi ogni cosa bella senza pensare istantaneamente al dopo. Questo, ovviamente, vale sia in amore che in altri ambiti: ad esempio, quando ci sono paranoie all’inizio di una relazione.
Come allontanare, quindi, le paranoie in piena autonomia? Pare sia vivamente consigliato concentrarsi nell’abituare la mente all’oggettività, in modo da poter riuscire a distinguere i reali fatti per quello che sono rispetto a quello che è un puro e semplice pensiero individuale. In questo modo, si prenderà coscienza di come le paranoie non siano reali bensì una personale interpretazione delle circostanze e si riuscirà ad allontanarsi da esse molto più facilmente. Porsi le domande giuste, infatti, saprà fare la netta differenza: insomma, quante probabilità ci sono nel concreto che la paranoia sia reale e non piuttosto il frutto di una poco bilanciata valutazione delle informazioni che si possiedono?
È fortemente consigliato acquisire la sana abitudine di mettere nero su bianco tali pensieri e correlate emozioni: è effettivamente provato come scrivere e appuntare tutto aiuti a lasciarlo andare, permettendo di avere una visione completa e generale di quella che si presume essere soltanto una fittizia versione della realtà e riuscendo, così, a leggerne e ad analizzarne la totalità con assoluto distacco.
Infine, come altro poter smettere di farsi i cosiddetti “film mentali” e perché ciò avviene? Con “paranoia”, si intende indicare quell’usuale atteggiamento che porta chi ne è afflitto ad attribuire eccessiva importanza a specifici accadimenti, come anche a comportamenti altrui tentando invano di dare una spiegazione a questi e traendo da loro conclusioni totalmente errate. Il risultato? Una visione distorta della realtà, che diviene – in un secondo momento – la realtà stessa, nel caso estremo in cui si sviluppi una patologia mentale.
In psicologia, l’espressione descrive la tendenza a pensare enormemente e ossessivamente a qualcosa e indica, appunto, quell’interminabile circolo vizioso fatto di pensieri su pensieri il quale genera tutta una serie sconfinata di domande prive di risposta. Perché, dunque, lo si fa? Si tratta di un tentativo di proteggersi: c’è la tendenza a voler prevedere qualcosa che, in verità, soltanto per remota ipotesi potrebbe accadere, allo scopo di prepararsi in qualche modo ed essere così eventualmente più pronti ad affrontare l’infelice evenienza al meglio delle proprie possibilità. Quel che davvero accade, poi, è chiaramente sempre nettamente diverso da ciò che tali irreali previsioni mettevano in conto.
Il risultato è, quindi, un inutile e dannoso aumento dello stato d’ansia. Come chiudere la porta in faccia alle paranoie, quindi? Oltre ai consigli prima citati, è bene non dimenticare che queste – per quanto spaventose siano – sono del tutto controllabili. Per questo motivo, non possono e non devono incidere sulla qualità della propria esistenza. Imparate a concentrarvi sul respiro, a sviluppare maggiore attenzione al vostro stato emotivo e alle reazioni del corpo. Cercate di migliorare la vostra autostima e creare relazioni più sane. In conclusione, la soluzione migliore – in alcuni casi – è quella di risalire alle motivazioni che conducono alle paranoie e questo con l’aiuto professionale di uno psicoterapeuta (che può aiutare anche a riconoscere un narcisista o sconfiggere la paura di guidare).