Le contrazioni di Braxton Hicks sono contrazioni uterine fisiologiche, che possono presentarsi già a partire dal secondo trimestre se non addirittura dal settimo mese di gravidanza. Il loro nome deriva da quello del medico inglese che le individuò per la prima volta nel 1872, il Dottor John Braxton Hicks. A differenza delle contrazioni vere e proprie non sono dolorose, sono sporadiche e talvolta possono essere così lievi da non venire nemmeno avvertite dalla gestante. E ora scopriamo cosa sono, quando iniziano, come si manifestano, quali sono i sintomi che le contraddistinguono e quando preoccuparsi.
Solitamente le contrazioni di Braxton Hicks non sono dolorose, assomigliano vagamente ai crampi mestruali e la maggior parte delle donne, quando le avverte, prova sintomi lievi come indurimento del pancione e doloretti lombari. Spesso sono confuse con le contrazioni prodromiche perché frequenti vicino al parto. Nonostante aumentino di frequenza e di intensità nell’ultimo trimestre e in particolare nell’imminenza del travaglio, sono totalmente innocue e non sono continue ma irregolari. Saperlo è importante per riconoscerle e distinguerle dalle contrazioni vere e proprie. Queste prime contrazioni non sono pericolose a meno che non siano accompagnate da forti dolori addominali e sanguinamenti, perdita continua di liquidi o emorragie. In questi casi bisogna contattare immediatamente il proprio medico per evitare conseguenze spiacevoli.
Anche se iniziano solitamente a partire dalla 37esima settimana di gravidanza, possono manifestarsi già dal settimo mese. Queste contrazioni preparano l’utero al parto, aiutandolo ad assottigliarsi e ad accorciarsi in vista della dilatazione vera e propria, sono quindi fisiologiche. Tuttavia si presentano più spesso in seguito a movimenti bruschi del bebè o alle sue capriole che provocano la contrazione dell’utero. E’ anche il motivo per cui le mamme le avvertono più facilmente quando si distendono o si rilassano sul divano.
Le contrazioni in gravidanza di Braxton Hicks si manifestano con indurimenti isolati e involontari della muscolatura dell’utero, solitamente della durata di circa 30/60 secondi. E’ difficile dire quante contrazioni al giorno possano presentarsi: dipende da caso a caso. E’ più facile che si presentino dopo uno sforzo eccessivo, in caso di disidratazione, quando si cerca di trattenere l’urina o in risposta allo spostamento del feto. Se dipendono da una giornata molto stancante, la donna dovrebbe interpretarle come un segnale del corpo che si “dichiara” affaticato da un ritmo che non è più in grado di sostenere. Difatti spesso questo tipo di contrazioni sono più frequenti quando il riposo è insufficiente. Non è un segnale da sottovalutare!
Nonostante siano nella maggior parte dei casi asintomatiche, talvolta possono causare piccoli fastidi. I migliori rimedi sono bere molta acqua, mettersi a riposo e rilassarsi, fare profondi respiri. Ma anche una piccola passeggiata può aiutare ad alleviare i sintomi oppure un bel massaggio. Altro rimedio naturale un bagno in acqua tiepida. Tuttavia se si hanno dubbi in merito alla loro natura, è fondamentale rivolgersi al medico per verificare che non siano contrazioni vere e proprie, specie se dopo aver adottato questi rimedi, il disturbo non si attenua minimamente.