Ormai, si sente spesso dire “Boomer” con estrema facilità. Si tratta di un’etichetta che viene utilizzata per descrivere una determinata generazione. Ultimamente, però, questo termine viene usato – sbagliando – anche in riferimento a dei comportamenti caratteristici che, magari, assumono gli appartenenti alle generazioni antecedenti alla Gen Z. Le varie generazioni si contraddistinguono, infatti, da situazioni socioculturali, avvenimenti, comportamenti e date diverse.
La Generazione Silenziosa – quella che ha vissuto le Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale – è quella dei nati prima del 1945. Ci sono, poi, quella dei Boomer nati tra il 1945 e il 1964, la Generazione X dei nati tra il 1965 e il 1980 – che hanno vissuto i primi progressi tecnologici e catastrofi ambientali come il buco nell’ozono o Chernobyl – la Generazione Y o Millennial dei nati tra il 1981 e il 1995 – generazione dei nativi digitali, del cambiamento climatico, del terrorismo e della globalizzazione, ma con un buon equilibrio tra mondo reale e mondo virtuale – la Generazione Z dei nati tra il 1996 e il 2010 – cresciuti sui social, a pane e Internet – e la Generazione Alpha dei nati dal 2011 in poi. Ma, tornando a noi, quali sono le cose che fanno capire che sei una Boomer? Scopriamolo.
Per prima cosa, probabilmente potresti essere chiamata Boomer se hai un pessimo rapporto con la tecnologia: generalmente, infatti, i Boomer riescono a usare Facebook e il computer, ma hanno difficoltà con i più recenti smartphone e con social media come TikTok. Allo stesso modo, tendono a utilizzare troppi hashtag – sebbene questi vengano utilizzati per filtrare i risultati di una ricerca – e non sanno usare correttamente neppure le emoji, di cui non conoscono il significato che viene dato loro dalla Gen Z.
Per quanto riguarda i messaggi, inoltre, se gli appartenenti alla Generazione Z tendono a essere più concisi e veloci, i Boomer amano ancora scrivere e farlo per bene. Ci sono, poi, i selfie che vengono considerati come dei semplici autoscatti, mentre per la Generazione Z si tratta di scatti “pose-non-pose” o “blurrati”. In linea generale, quindi, si tratta di cose che hanno a che fare con la tecnologia, con il mondo dei social e con il linguaggio dei ragazzi di oggi.
Con la parola “Boomer”, in realtà, è corretto identificare soltanto i nati tra il 1945 e il 1964, che hanno vissuto il cosiddetto boom economico e demografico – per l’appunto – ovvero la ripresa economica dopo la Seconda Guerra Mondiale che migliorò le condizioni di vita di diverse persone. Disciplinati, desiderosi e ambiziosi, i Boomer sono stati i primi a cominciare a mettere il lavoro al primo posto. Hanno visto accadere eventi politici, storici ed economici molto importanti: basti pensare ai primi computer, alla guerra del Vietnam o agli omicidi di Martin Luther King e J.F. Kennedy, oltre allo sbarco sulla Luna.
Spesso, oggi – come detto – si tende a chiamare Boomer anche chi Boomer non lo è e appartiene, magari, alla Generazione X o è un Millennial. Questo perché si tende a fare confusione, pensando che un Boomer sia semplicemente qualcuno con cui si ha una differenza generazionale, qualcuno con cui i Gen Z non hanno molto in comune e che non ha molta dimestichezza con il mondo della tecnologia. Non è, però, così!