Quali sono le cause e i rimedi dei crampi addominali in gravidanza? Si tratta di disturbi della gravidanza abbastanza frequenti che però non vanno sottovalutati perché in alcune circostanze il dolore può celare problemi più gravi. Questo può succedere soprattutto se è particolarmente acuto e persistente o accompagnato da altri sintomi. Vediamo quando è il caso di preoccuparsi e quali sono le cause dei dolori addominali nel primo trimestre di gravidanza, nel secondo trimestre e nel terzo trimestre.
I crampi addominali sono frequenti durante la gravidanza e causati, perlomeno nel primo trimestre, dall’espansione dell’utero e al cambiamento della conformazione corporea addominale. Diventano potenzialmente pericolosi se associati a sanguinamento, se risultano molto dolorosi o se si accompagnano ad altri disturbi e sintomi di inizio gravidanza.
Non vanno confusi con i semplici dolori addominali a inizio gravidanza, che solitamente sono fisiologici, dovuti a stitichezza o alla presenza di gas intestinali. A meno che non intervengano cause più gravi, ma anche più rare, come distacco della placenta, aborto spontaneo, infezioni del tratto urinario. In generale nelle prime settimane qualche dolore all’addome non deve preoccupare la gestante mentre, come abbiamo detto, se si accompagna a crampi addominali a inizio gravidanza, è importante rivolgersi immediatamente al medico perché potrebbe indicare disturbi più seri.
Nel caso specifico dell’aborto spontaneo, oltre ai dolori in gravidanza e ai crampi addominali, possono manifestarsi spotting, sanguinamento vaginale leggero o copioso, dolore acuto. Nel caso di distacco della placenta, i dolori addominali sono accompagnati spesso da sanguinamento improvviso, dolore alla schiena e contrazioni frequenti. Le infezioni del tratto urinario si manifestano invece con dolori addominali alti in gravidanza, bruciore durante la minzione, dolore pelvico.
Nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza i crampi addominali possono dipendere dalle contrazioni di Braxton-Hicks, contrazioni di prova che abituano il corpo al momento del parto. Un sintomo assolutamente normale che tuttavia va tenuto sotto controllo se accompagnato da dolore eccessivo, spotting e crampi.
Se si presentano solo dolori addominali nel secondo trimestre, non c’è da preoccuparsi, anche perché le probabilità di aborto spontaneo si riducono moltissimo rispetto alle prime settimane. Semmai i dolori, specie se acuti, potrebbero indicare un parto prematuro. Il dolore in questo caso è focalizzato nella zona pelvica o nel basso ventre, associato a crampi addominali, mal di schiena e diarrea. Nel terzo trimestre i dolori addominali possono dipendere da lievi contrazioni.
Fatta eccezione per i casi in cui i crampi addominali celano disturbi gravi, che vanno trattati con il medico, nel caso di crampi a pancia e stomaco o crampi muscolari fisiologici, è possibile ricorrere a diversi rimedi. I crampi dovuti al riposizionamento dell’utero nel primo trimestre spesso vengono trattati con buscopan dopo consulto medico oppure con somministrazione di magnesio. Se invece i crampi dipendono da cattiva digestione, problemi di gonfiore e stitichezza, è consigliabile:
I rimedi per i crampi addominali nel secondo e terzo trimestre di gravidanza riguardano in particolare l’alimentazione, che dev’essere arricchita di sali minerali attraverso il consumo di prodotti farmaceutici appositi, e di elementi come magnesio, fosforo, potassio e calcio, integrabili tramite specifici integratori. Si può ricorrere anche al massaggio dell’addome per qualche minuto. A proposito di cibi consigliati, ecco i migliori: