Vintage e second-hand, da sempre, affascinano appassionati e chi si avvicina a questo mondo. La caratteristica principale è, ovviamente, quella di un impatto ambientale ridotto. Si parla sia di abbigliamento che di arredamento o accessori, tutti rigorosamente vintage o di seconda mano.
Non si parla soltanto di stile unico, ma anche di sostenibilità. Ogni capo di abbigliamento o oggetto ha una propria storia da narrare. Scopriamo insieme come trovare pezzi unici e sostenibili, dal vintage alla second-hand.
Gusto vintage e second-hand, come trovare abbigliamento e arredamento a prezzi unici
Con pazienza e un po’ di buon occhio, è possibile riuscire a trovare diversi pezzi interessanti e unici, dal gusto vintage e a prezzi convenienti, che riguardano sia abbigliamento che arredamento. Pensiamo, ad esempio, ai mercatini delle pulci o, più semplicemente, ai negozi di seconda mano o al Web, dove lavorano venditori specializzati. Ci sono luoghi dove è possibile trovare abiti e oggetti dal fascino senza tempo. Ovviamente, attenzione alla qualità.
Basta, quindi, esplorare negozi fisici e online, cercando di prestare attenzione ai dettagli. Sia per quanto riguarda l’arrendamento che l’abbigliamento, ogni pezzo ha il suo carattere distintivo. Potremmo trovare delle ottime occasioni, che riguardano abiti vintage, mobili retrò o oggetti che hanno ancora molto da offrire. Da controllare sono anche le fiere di antiquariato, oltre che i negozi specializzati. Per quanto riguarda gli oggetti, inoltre, se particolarmente vecchi, potreste dargli nuova vita restaurandoli.
La differenza tra vintage e second-hand
I termini “vintage” e “second-hand” spesso vengono utilizzati in modo intercambiabile. In realtà, con il termine “second-hand”, ovvero “seconda mano”, ci si riferisce a quei capi o oggetti precedentemente posseduti, a prescindere dal loro stile o dall’età che hanno. Il punto è, quindi, che sono già stati utilizzati in precedenza da altre persone. Quando si parla di “vintage”, invece, si tratta di oggetti che esistono da vent’anni o anche molti di più divenendo, quindi, rappresentativi di una determinata epoca. Nel caso degli abiti vintage, dunque, non soltanto si tratta di capi usati, ma anche caratteristici di un determinato periodo.
Generalmente, i capi vintage si differenziano da quelli della fast fashion per la qualità dei materiali e per i dettagli, che sono – c’è poco da dire – superiori a quelli moderni. Senza contare che l’impatto della produzione e dei rifiuti del settore dell’abbigliamento sull’ambiente è drammatico: la moda veloce si basa, infatti, sulla produzione di massa, a volumi elevati e a prezzi bassi. I lavaggi dei prodotti sintetici portano a circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche negli oceani e non solo. Certamente, optare per vintage e second-hand è una scelta che va fatta nel pieno rispetto dell’ambiente, per un modo di vivere più sostenibile oltre che unico e autentico. Scopriamo cos’è vintage, trendy, luxury o fast fashion e di più sulla moda anni Novanta.