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Dieta dell’uva per dimagrire: menù e schema del regime disintossicante

L’uva è una vera alleata della salute e della bellezza, perché è ricca di vitamine di antiossidanti. Per questo esiste una vera e propria dieta dell’uva per dimagrire: permette di perdere 2 kg in una settimana e al tempo stesso depura il nostro organismo, combattendo anche l’odiosa ritenzione idrica. Ecco il menù e schema di questa dieta dimagrante: l’uva può essere annoverata fra i migliori cibi drenanti e per ottenere una silhouette slanciata. Inoltre, la presenza di numerose sostanze antiossidanti permette di ridurre la formazione di radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento!.
La dieta dell’uva dovrebbe durare da due a tre settimane e andrebbe ripetuta ogni anno, nella stagione della vendemmia. In particolare è consigliata quella bianca, il cui consumo giova sia alla linea che all’organismo. Grazie infatti alle sue proprietà, riduce il colesterolo cattivo e aumenta quello buono, aiuta ad abbassare il livello di acido urico e, con il suo contenuto di potassio, esercita un effetto diuretico che pulisce i filtri renali.
Si può dimagrire mangiando solamente uva, perché innanzitutto inizierà a sgonfiare la pancia: è formata principalmente da acqua, diciamo tra il 72 e l’ 84% e questo già contrasta la ritenzione idrica. Inoltre risulta poi la dieta dell’uva depurativa perché, a parte l’acqua, i restanti zuccheri, fibre, vitamine complesso e sali minerali (potassio, magnesio, ferro e iodio), vanno a liberare l’organismo dalle tossine idratando in profondità i tessuti. L’apporto calorico di contro è minimo: 60 calorie per 100 grammi.

Dieta dell’uva: schema disintossicante


La dieta dell’uva comincia con un weekend disintossicante e un menù semiliquido; negli altri 5 giorni invece oltre al consumo di chicchi d’uva bisogna abbinare esercizio fisico come passeggiate all’aria aperta. Si inizia quindi un po’ più piano con il sabato e la domenica per poi incidere di più nel corso della settimana.
Il menù del weekend è composto da 3 pasti principali a base di verdure e 6 spuntini circa ogni ora, con tè verde e centrifugati fino a mangiare 1 kg d’uva, in succo o a chicchi interi. A colazione sono permessi centrifugati e latte di soia.
Lo schema settimanale della dieta dell’uva invece prevede un apporto calorico di circa 1300 calorie giornaliere, quindi aumenta rispetto all’inizio.
Si perderanno 2 kg in una settimana mentre l’organismo si libera anche di liquidi, scorie e tossine.

Dieta dell’uva: menù settimanale

Per la quantità di uva inserita, bisogna iniziare con 200 grammi il primo giorno e aumentare progressivamente di 200 alla volta, fino ad arrivare a 1kg il venerdì. Durante la settimana si può scegliere tra le seguenti opzioni:

  • Prima colazione:
    Tè verde, 2 fette biscottate con miele e uva moscato.
  • Spuntino metà mattina:
    Uno yogurt magro.
  • Pranzo:
    uva nera e o riso o pasta poco condita.
  • Metà pomeriggio:
    uva fragola, centrifugati a base di uva o direttamente succo di uva.
  • Cena:
    uva regina o altre uve, secondo la disponibilità; variando tipo di uva si riduce il senso di noia che altrimenti la monodieta può indurre. Si può scegliere tra tra carne, pesce, formaggi, uova e affettati.

In pratica, per tutto il giorno, si mangia solo uva (dai 4 ai 6 chili, suddivisi in cinque o sei pasti), alternando uva bianca e uva rossa e bevendo molta acqua, succo di frutta non zuccherato e tè.
Per un risultato ancora più veloce, si può optare per la dieta dell’uva due giorni: nelle 48 ore il nostro cibo sarà composto da chicchi di uva, bianca e nera, il che vuol dire almeno un giorno mangiare solo uva. Due grappoli al giorno, da abbinare poi a una cena con insalata, pesce al vapore e patate bollite, smaltirà i liquidi in eccesso e inizieranno a scendere i chili.

Le controindicazioni

E’ importante non eccedere nel consumo dell’uva e non protrarre la dieta per più di due settimane perché si tratta di un frutto molto zuccherino e, quindi, potrebbe far ingrassare se le dosi della dieta non fossero rispettate. Valgono le stesse raccomandazioni per la dieta liquida ossia non è possibile prolungare il regime alimentare oltre il periodo stabilito.

Published by
Lavinia Sarchi