Dieta ipoglucidica: esempio e cosa mangiare

Ridurre drasticamente zuccheri e carboidrati per seguire una dieta ipoglucidica e perdere peso.

Pochi, anzi pochissimi glucidi, a favore delle proteine : la dieta ipoglucidica in parole povere non è altro che questo. Glucidi, sì, e quindi? La domanda è lecita perché non tutti sanno cosa siano davvero i glucidi, che molto semplicemente sono zuccheri genericamente denominati carboidrati. Ecco qualche informazione utile sulla dieta ipoglucidica, utile anche in gravidanza sotto stretto controllo medico, un esempio pratico e qualche suggerimento su cosa mangiare.

I glucidi, chi sono?

I glucidi non sono altro che zuccheri o carboidrati, costituenti preziosi di molti vegetali, che pur rappresentando solo l’1% del peso corporeo hanno un ruolo nutrizionale cruciale per la salute e lo sviluppo dell’organismo. Costituendo, nei normali regimi alimentari il 55% circa dell’apporto calorico totale, i glucidi hanno un’importanza nutrizionale da non sottovalutare, soprattutto perché svolgono una funzione energetica, rappresentando la principale fonte di energia a rapido utilizzo, di riserva, plastica e di sostegno.
 

La dieta ipoglucidica

Seguire una dieta ipoglucidica, come si evince facilmente dall’etimologia della parola, significa ridurre drasticamente l’apporto di zuccheri, di carboidrati nell’alimentazione quotidiana. Solitamente si eliminano i cibi ricchi di carboidrati, a favore di quelli carichi di proteine e poveri di calorie, trasformando la dieta ipoglucidica anche in una iperproteica, ipolipidica e ipocalorica.
 

Cosa mangiare

I carboidrati non sono da eliminare completamente dal regime alimentare, ma da ridurre, scegliere, dosare e calibrare con cura. In particolare, meglio scegliere gli alimenti che contengono carboidrati a basso indice glicemico, abbinando un buon apporto di fibre. Meglio quindi preferire pasta e pane integrale a quelli bianchi, evitare dolci carichi di zucchero e bevande gassate e ridurre gli alcolici.
 
Via libera alla carne, preferibilmente bianca (vitello, manzo, pollo, coniglio, tacchino, cavallo), e al pesce, meglio se magro (es. cernia dentice, luccio, merluzzo, pesce spada, pesce persico, palombo, sogliola). Si possono consumare, una o due volte la settimana, i formaggi magri, così come, con la stessa frequenza, sostituire la carne con i legumi e i cereali integrali con le patate. Meglio evitare tutti i formaggi grassi, gli insaccati e i latticini interi.
 

Un esempio

Ecco l’esempio di una giornata con una dieta ipoglucidica e ipocalorica.
 
Colazione: latte scremato; caffè o tè senza zucchero; una fetta biscottata integrale.
Pranzo: petto di pollo ai ferri; verdure alla griglia.
Cena: dentice al forno con verdure al vapore.
Spuntino: uno yogurt magro.

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