Le madri single italiane sono sempre più numerose ma quali sono i loro diritti, le agevolazioni e gli aiuti economici ad esse indirizzati? I nuclei monogenitoriali sono una realtà di fatto anche nel nostro paese, e la stragrande maggioranza di essi è costituito da donne con bambini. Nonostante ciò, le istituzioni sembrano non prenderne atto, trascurando chi si ritrova nella condizione monoreddito, che specie di questi tempi è davvero limitante.
Oltre l’80% dei nuclei monogenitoriali sono costituiti da madri: le età sono diverse ma i problemi sempre gli stessi. Finché si è in due a provvedere alle spese fisse, fra cui rientrano onerosi affitti, bene o male si tira avanti. Ma quando ci si ritrova completamente sole, la storia cambia. Specialmente se i padri non contribuiscono secondo accordi, vuoi per limitatezze economiche reali, vuoi per vendetta o semplice immaturità.
Se esistono donne disposte a sfruttare i mariti con la scusa dei figli, ne esistono altrettante, o forse più, che i soldi dovuti non li vedono affatto. I motivi per cui si accetta una situazione di compromesso, a proprio svantaggio, sono tanti: evitare il perpetuarsi dei litigi, favorire un buon rapporto padre-figlio, cercare di scendere a compromessi per non inficiare una situazione di per se stessa molto delicata.
Il problema però rimane: i soldi non bastano mai, specialmente per le madri che non beneficiano di case di proprietà o aiuti provenienti da genitori, nonni e altri parenti. Senza contare che provvedere a un bambino in modo del tutto autonomo implica necessariamente delle rinunce a livello professionale. Se poi i lavori sono precari, si vive di disoccupazione e non sussistono tutele di alcun tipo, peggio ancora. Ma di fatto questa è la realtà odierna.
Le principali basi di appoggio per le madri single sono i consultori, perlomeno per quanto riguarda le visite del piccolo, e i Servizi sociali comunali, per quanto concerne informazioni sulle agevolazioni previste. Assegni di maternità a parte, che possono essere chiesti entro i sei mesi dalla nascita del bambino, esistono dei fondi tesi a promuovere iniziative a favore dei genitori single, fra cui diversi tipi di agevolazioni per l’asilo nido. Fra l’altro, fino a dicembre 2015, lo Stato mette a disposizione un fondo di solidarietà rivolto alle famiglie in difficoltà economiche, cui possono accedere anche le madri single. Peccato che il fondo in questione stia per scadere. Dal 2016 verranno infatti introdotti parametri nuovi. Tempi e modalità, così come cifre concrete, dipendono da ciascun Comune ed è quindi necessario consultare i Servizi Sociali per capire se esistono i requisiti per poter accedere ai bonus. Per chi rientra in specifiche categorie di lavoratori, è possibile inoltre richiedere gli assegni familiari.