Ora che Donald Trump ha vinto le elezioni, gli Stati Uniti dopo l’”election day” si preparano all“inauguration day”. Ovvero la cerimonia in cui presidente eletto giura fedeltà alla Nazione e che si svolgerà il 20 gennaio 2025. E il Tycoon sta preparando la squadra dei ministri e dei collaboratori che lo accompagneranno nel suo secondo mandato. Al fianco di Donald Trump tornerà la First Lady più glamour di sempre, ovvero l’ex modella slovena Melania Knavs, classe 1970, e nel suo team ci saranno anche diverse donne che assumeranno posizioni di rilievo.
Al suo fianco vedremo Susie Wiles, 67 anni soprannominata da Trump “Baby Ice” (la donna di ghiaccio). La Wiles, considerata la vera regista della campagna presidenziale di Trump, è la prima donna nominata capo di gabinetto della Casa Bianca. Ma non è l’unica figura femminile che contribuirà, con le sue competenze, a vincere le sfide della nuovo mandato del presidente. Ci sono anche nomi nuovi, tra i quali Kristi Noem e Elise Stefanik, che occuperanno ruoli strategici. Vediamo chi sono tutte le donne del Presidente.
Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca emerge una squadra femminile dal profilo variegato e dall’esperienza incisiva, pronta a guidare e influenzare il futuro del governo statunitense.
Le donne che affiancheranno Donald Trump non si limitano a occupare ruoli di rappresentanza, ma porteranno avanti una visione solida e determinata che riflette i valori conservatori e la volontà di rinnovamento del presidente.
In testa a questa nuova generazione di collaboratrici c’è Kristi Noem, 52 anni, governatrice del South Dakota, scelta per il delicato incarico di Segretario alla Sicurezza Interna. La Noem, nota per la sua fermezza e per decisioni spesso controverse, come quella di sopprimere il suo cane da caccia non addestrabile, si distingue per la capacità di guidare con polso fermo un dipartimento che richiede precisione e controllo, dalla gestione delle frontiere fino alle emergenze nazionali.
Questo incarico rappresenta per lei una sfida di grande responsabilità, che dovrà affrontare con la stessa forza che l’ha resa una figura rispettata all’interno del partito repubblicano.
A ricoprire un altro ruolo di primo piano sarà Elise Stefanik, quarantenne deputata di New York e fedele sostenitrice di Trump. La Stefanik, una figura carismatica e abile nel destreggiarsi tra le complesse dinamiche del Partito Repubblicano, è stata proposta come nuova ambasciatrice alle Nazioni Unite.
Questa nomina segna il ritorno di una donna in una posizione di spicco a livello internazionale, un incarico che negli ultimi anni era stato occupato da Nikki Haley. La Stefanik dovrà rappresentare gli Stati Uniti con autorevolezza, portando avanti una politica estera che rifletta la linea forte e nazionalista di Trump, e contribuendo allo stesso tempo al rilancio dell’immagine americana alle Nazioni Unite.
Tra le donne che accompagneranno Trump nel suo secondo mandato anche Usha Vance, 38 anni e moglie del vicepresidente J. D. Vance. Avvocatessa di origine indiana cresciuta vicino San Diego, e con una profonda connessione alla propria cultura, Usha è la prima Second Lady indo-americana e anche la più giovane dai tempi di Jane Hadley Barkley, moglie del vicepresidente di Truman.
Il suo ruolo di Second Lady sarà un esempio di integrazione e di apertura verso comunità fino ad ora poco rappresentate nelle alte sfere governative.
Susie Wiles, stratega della campagna elettorale e veterana della politica repubblicana, assumerà il ruolo di Capo di Gabinetto. Figura di grande esperienza la Wiles è stata al fianco di leader come Ronald Reagan e ha contribuito in modo determinante alle vittorie elettorali di Trump, grazie alla sua capacità di orchestrare la campagna con discrezione e meticolosità. È considerata una delle poche persone in grado di far cambiare idea al prossimo presidente.
Trump l’ha ringraziata pubblicamente per il suo lavoro, definendola “Ice Baby” per la freddezza e per la precisione che la caratterizzano. Sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto: un incarico che segna un momento storico e consolida la sua influenza sulla politica americana. Nonostante non ami essere un personaggio pubblico, tra le donne nominate da Donald Trump nella sua squadra è proprio lei ad avere il ruolo più centrale nella gestione della Casa Bianca. La sua capacità di agire come un’“ombra influente” nel panorama politico ha contribuito a consolidare la sua reputazione di stratega attenta e lungimirante.
La più giovane tra le donne di Donald Trump è la 28enne Margo Martin, già assistente alla comunicazione della Casa Bianca durante il primo mandato. Molto attiva e popolarissima sui social per la sua presenza costante accanto al presidente, Margo Martin grazie alla sua dedizione ha guadagnato la fiducia di Trump e l’attenzione dei media.
Vicedirettore delle comunicazioni per il PAC Save America la Martin coordina la comunicazione con i sostenitori e gestisce eventi di rilievo, confermando la sua competenza e abilità di adattarsi a contesti complessi e imprevedibili. Capita spesso che la scambino per la moglie Melania, soprattutto quando appare di spalle, sempre accanto al Tycoon: bella, alta, longilinea e con lunghi capelli castani, proprio come la First Lady. Donald Trump si fida ciecamente di lei e segue tutti i suoi consigli.
Queste donne, diverse per formazione, età e provenienza, non rappresentano solo il volto della nuova amministrazione di Donald Trump, ma incarnano anche l’evoluzione del ruolo femminile nel panorama politico americano. Da Susie Wiles, pragmatica e solida nelle sue scelte, a Kristi Noem, determinata e senza compromessi, fino alla giovane e dinamica Margo Martin, ognuna di queste donne contribuisce a plasmare una Casa Bianca che riflette la visione di Donald Trump. Insieme porteranno avanti un’agenda che mira a rafforzare la leadership americana e a sottolineare l’importanza delle competenze femminili nelle decisioni politiche strategiche.