“Mi vesto come voglio”, i look presidenziali che hanno rotto con le imposizioni

La libertà di espressione passa anche dal modo di vestirsi e i look di queste donne in politica ne sono la prova.

In tempo di elezioni americane non è passato inosservato lo stile e i look presentati da donne iconiche come Kamala Harris e Alexandria Ocasio Cortez. In particolare la Vice Presidentessa Kamala Harris ha omaggiato le suffragette col suo tailleur bianco, segno che i tempi stanno cambiando.

La moda e il modo di vestirsi definisce in generale quello che una persona è e che vuole comunicare. Questo si esplica a livelli altissimi nel mondo della politica, dove più che mai l’abito fa il monaco.

Dal 19° secolo, quando le suffragette furono costrette a non indossare i pantaloni, le donne in politica sono state ostacolate nella loro ricerca dell’autoespressione.
Non è insolito che i codici di abbigliamento vengano utilizzati come forma di controllo sulle donne.

L’autrice Margaret Atwood ha affermato che “la politica è un inferno ma penso che sia probabilmente un doppio inferno per le donne perché non solo devi avere una posizione, ma devi avere anche un look. “

I principali politici uomini e donne nel corso della storia sono stati definiti, elogiati e (a volte) persino ridicolizzati per le loro audaci scelte di moda.

Oggi le donne al governo stanno sovvertendo questo codice di abbigliamento basato sul genere. Ecco le principali scelte di moda non politicamente ponderate delle donne candidate alla politica.

Le perle e la borsetta di Margaret Tatcher

Look austero borghese di Margaret Thathcer
Foto Getty Images | Peter Macdiarmid

Prima di entrare in carica, Margaret Thatcher ha preso lezioni da un coach per l’immagine. Ha seguito senza dubbio consigli di natura comportamentale che la facevano sembrare più “morbida”, ma non è mai riuscita a separarsi dalla sua borsa e dalle perle, nonostante il suggerimento che fossero troppo “suburbane”.

La borsa di Margaret Tatcher squadrata, nera (e recentemente battuta all’asta per la modica cifra di 25.000 pounds) è diventata un simbolo per il suo trattamento severo nei confronti dei suoi subalterni.

Le scarpe leopardate di Theresa May

Scarpe leopardate Theresa May
Foto Getty Images | Scott Barbour

L’ex primo ministro inglese Theresa May è stata tacciata di “provincialismo” a causa delle sue scarpe leopardate. Nel 2014 questo è stato uno degli episodi che più ha fatto discutere la stampa inglese, tanto che l’ha portata a difendere le donne del suo partito chiedendo, giustamente, che fosse posto l’accento sulle “opinioni non sulle scarpe”.

Il caftano turchese del ministro Teresa Bellanova

Teresa Bellanova
Foto Getty Images | Antonio Masiello

Il Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova è stata ampiamente criticata per la sua scelta di abbigliamento durante il giuramento, prima dell’insediamento del nuovo governo.

La Ministra ha risposto con classe alle critiche: “La vera eleganza è rispettare il proprio stato d’animo: io ieri mi sentivo entusiasta, blu elettrica e a balze e così mi sono presentata”.

I blazer della Cancelliera tedesca Angela Merkel

Angela Merkel giacca viola
Foto Getty Images | Andreas Rentz

La Merkel ha la sua formula in fatto di moda e la mantiene. Il suo look caratteristico comprende blazer a tre bottoni, in una vastissima gamma di colori. Dal nero al beige fino a un viola molto chic, arriva a ben 90 tonalità.

I look colorati della democratica Hillary Clinton

Abito blu Hillary Clinton
Foto Getty Images | John Moore

Per la sua campagna per la Casa Bianca del 2016, il guardaroba della Clinton è stato un elegante turbinio di colori, per un’estetica pulita e memorabile.
I suoi capelli, oggetto di anni di scrutinio misogino, acconciati perfettamente attorno al viso sembravano un elmo di un guerriero. Il look è stato definito “un simbolo di manifestazione per le donne desiderose di vedere una donna presidente nella loro vita”.

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