Pare che l’epoca del contouring netto ed artefatto sia finita: le prime tendenze trucco dell’autunno/inverno convergono tutte verso un concetto di bellezza che fa della naturalezza la sua chiave, almeno per quanto concerne il make-up da destinare al viso, si intende. La ridefinizione dei volumi sul volto è ora affidata al caro vecchio blush, proprio come negli anni ’70, il quale permette di enfatizzare i lineamenti efficacemente e con estrema armonia.
Tutta questa radiosità ha un nome, ed è da ricondurre al termine “draping“, coniato da Way Bandy nel lontano 1984 e ripescato in tempi recenti da Marc Jacobs con l’aiuto del suo make-up artist di fiducia, Gilbert Soliz: parliamo di una tecnica poi non tanto nuova al mondo della bellezza, questo è vero, ma che risulta nuova nell’individuare nell’uso del colore l’unico e solo metodo per ottenere un viso giovane, fresco e definito.
Draping, guida all’uso: come fare del blush il tuo migliore alleato
Se era la luce ad essere il fulcro dello strobing, regalando alla beauty community un’idea innovativa per scolpire il viso in seguito all’applicazione del fondotinta, ora questo è dunque il blush. Ma passiamo alla parte pratica: come si realizza?
Dopo averne selezionati due, in diverse tonalità ma che possano equilibrarsi tra loro -rispettivamente uno leggermente più intenso da concentrare lungo lo zigomo e l’altro, più tenue e luminoso, da sfumare appena sopra- si procederà ad applicarli a ridosso della struttura ossea del volto avendo cura di amalgamarli al meglio tra di essi.
Il fine è quello di valorizzare, piuttosto che nascondere: il velo d’imbarazzo soffuso sulle gote, invero, ristabilirà le proporzioni da sé senza per questo riporre nel blush irreali aspettative come quella di creare otticamente l’illusione di tratti inesistenti. Una prospettiva ottimistica, oltre che un look fresco e versatile da adottare per ogni occasione!