Oggigiorno, l’epidurale è una realtà sempre più diffusa anche negli ospedali italiani, ma che cos’è esattamente? È un’anestesia locale che permette alle future mamme di vivere un parto senza dolore, ma come tutte le procedure anestetiche, anche l’epidurale può comportare dei rischi e avere, quindi, anche delle controindicazioni. Se state pensando di ricorrere all’epidurale, è bene sapere soprattutto le possibili complicazioni, lasciando, ovviamente, spazio anche ai pro che hanno fatto sì che questo genere di anestesia si diffondesse in tutto il mondo. Quali sono, quindi, i rischi dell’epidurale? Scopriamoli insieme.
Epidurale: come funziona?
Prima di approfondire il discorso legato ai rischi dell’epidurale, cerchiamo di capire insieme come funziona esattamente. Durante il travaglio, o meglio quando il collo dell’utero raggiunge una dilatazione di almeno 2-3 cm, viene eseguita un’anestesia locale da uno specialista anestesista nella parte bassa della schiena della gestante. Grazie all’epidurale, quindi, è possibile partorire senza dolore poiché la sofferenza lancinante delle contrazioni viene ridotta.
Parto: epidurale e i suoi rischi
Per evitare gran parte dei rischi e per venire a conoscenza di tutte le controindicazioni possibili, la gestante deve assolutamente effettuare un colloquio con l’anestesista prima del termine. Lo specialista effettuerà alcuni esami specifici, tra cui gli esami del sangue. Ma cerchiamo di capire bene quali sono i suoi possibili rischi.
Nel momento in cui viene eseguita l’epidurale durante il travaglio, la gestante potrebbe andare incontro ad alcuni rischi a cui c’è un rimedio: potrebbe presentarsi formicolio alle gambe, la pressione sanguigna potrebbe abbassarsi, così come potrebbe manifestarsi una cefalea ortostatica che potrebbe persistere anche nei giorni successivi. Durante il travaglio, inoltre, la futura mamma potrebbe perdere il controllo della vescica e avere prurito a causa dei farmaci iniettati. Purtroppo, però, potrebbero verificarsi delle complicazioni più gravi, ovviamente sempre più rare. Stiamo parlando di danni ai nervi, con perdita di sensibilità o movimento in zone specifiche del corpo, un problema fortunatamente risolvibile nel giro di qualche settimana; nella parte della cute dove avviene l’iniezione potrebbe manifestarsi un’infezione. In casi ancora più gravi, potrebbe addirittura esserci un danno a livello neurologico permanente. Per fortuna, si tratta di episodi molto rari.
Quali sono i rischi per il bambino?
In caso di parto epidurale, non sembrerebbero esserci rischi per il bambino. Anzi, secondo alcuni pareri esperti, permetterebbe al bambino di ricevere maggiore ossigenazione. Prendendo in considerazione diverse esperienze, in caso di anestesia epidurale aumenterebbe, però, il rischio di ricorrere alla ventosa durante il parto. Un problema che potrebbe presentarsi specialmente in caso di dosaggi troppo elevati. Se le dosi sono della giusta quantità, la donna riesce comunque a percepire la contrazione anche se in maniera meno dolorosa.
Controindicazioni dell’epidurale
L’anestesia epidurale, purtroppo, ha delle controindicazioni, quindi non è consigliabile in determinate situazioni. Per esempio quando c’è un’infezione localizzata sulla schiena, ipovolemia, problemi alla colonna vertebrale come la scoliosi, assunzione di anticoagulanti e disturbi della coagulazione con rischio di trombosi. Ovviamente, in ogni caso, è bene sentire il parere del proprio medico prima di prendere qualsiasi decisione ed essere consapevoli di tutti i pro e contro.