Festival di Sanremo 2017 e la svolta sociale della kermesse: dal bullismo al terremoto

Sanremo 2017 non è solo musica ma anche, come aveva già annunciato Conti, dedicata al sociale. Da sempre lo è: dalla Littizzetto che nell’edizione del 2013 dedicò una serata alla violenza sulle donne allo stesso Carlo Conti che nelle edizioni precedenti aveva invitato Ezio Bosso e Sammy Basso. Per la 67esima edizione del Festival il sociale è sul palco dell’Ariston parlando di bullismo, quanto mai attuale e di terremoto, tristemente attuale anch’esso.

67mo festival della canzone italiana Ingresso dei cantanti al teatro AristonL’attesissimo Festival di Sanremo è iniziato e allieterà le nostre serate fino all’11 febbraio. Non è solo una kermesse canora, ma cinque giorni di spettacolo, di musica e un’occasione per parlare di sociale, come voluto dal conduttore Carlo Conti. Sul palco dell’Ariston infatti, oltre ai grandi artisti e cantanti, tematiche quanto mai attuali, come il bullismo, una piaga ormai. Ma non solo, il Festival sarà anche l’occasione per non dimenticare il terribile terremoto che ormai dal 24 agosto non ha mai smesso di distruggere il Centro Italia.
Nei giorni scorsi proprio Conti aveva dichiarato che quest’anno sarà dato grande spazio al sociale, come del resto ha sempre fatto. Una sottolineatura fatta per rispondere alle dure critiche di cui è stato al centro per il suo presunto compenso. Al riguardo, aveva precisato che una somma cospicua sarebbe andata ai terremotati in beneficenza. Fedele a ciò che ha detto, ricordiamo che l’anno scorso Conti al Festival portò il maestro Ezio Bosso, colpito da una malattia neurodegenerativa progressiva che lo costringe a stare su una carrozzina, mentre l’anno prima ancora invitò Sammy Basso, il vicentino affetto da progeria, una malattia rara che colpisce un bambino su circa otto milioni di nati, provocando l’invecchiamento precoce del corpo senza alterare la mente della persona.

Gli Eroi di tutti i giorni a Sanremo

Nella prima serata sono saliti sul Palco dell’Ariston quelli che Maria ha chiamato “gli Eroi di tutti i giorni, del giorno e della notte”: la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza, la Croce Rossa, il Soccorso Alpino , rappresentanti dell’Esercito e soccorritori con un labrador. L’intero palco si è fermato ad applaudire, una standing ovation. Tra di loro c’è chi ha prestato soccorso al Rigopiano, chi ha salvato la vita a quei 4 bambini usciti vivi dall’Hotel sommerso dalla slavina, ma anche chi ha raggiunto la popolazione colpita dal maltempo e chi ha scavato letteralmente ad Amatrice, ad Accumoli e in tutti quei territori devastati dal sisma del 24 agosto. “Di eroi ce ne sono tanti basta saperli vedere, guardare. Gli eroi sono quelli che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità né soldi. La cosa importante è non dimenticarli” ha detto Maria De Filippi. Carlo Conti ha invitato a contribuire alle donazioni:”Non vi chiederei di contribuire se anch’io non avessi fatto qualcosa”, chiudendo in un modo davvero elegante le polemiche sul suo compenso.

Bullismo: sul palco due giovani del movimento “Ma Basta”

Proprio oggi si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e dunque è un segnale importante quello che viene da Sanremo, visto da milioni di italiani.
Serve una grande sinergia tra politica, scuola e famiglie per contrastare questo odioso fenomeno, che è anche sottovalutato. In primis dagli adulti: secondo il rapporto 2016 del Censis l’81% dei genitori minimizza il problema quando si trova ad affrontarlo. E’ un fenomeno preoccupante, grave e che sta crescendo, spesso che porta ad epiloghi tragici. Basti pensare a nomi come Carolina Picchio o Tiziana Cantone. Anche la politica cerca da anni di contrastare il fenomeno e giusto nei giorni precedenti l’inizio del Festival il Senato ha approvato all’unanimità il ddl contro il cyberbullismo con misure di prevenzione più forti e delegando all’educazione gran parte della lotta. Un palco come l’Ariston è sicuramente una cassa di risonanza potente. Sul palco sono saliti due giovani: Giorgio e Francesca parlando della loro campagna, del movimento anti-bullismo “Ma basta” per dire appunto basta al bullismo e soprattutto basta di tacere: lo chiedono ai ragazzi, ai genitori e agli “spettatori”.

Il Terremoto a Sanremo: dalla beneficenza di Carlo Conti al sindaco di Amatrice

“Amare il prossimo è per me un comandamento importante che cerco di mettere in pratica ogni giorno”. Così Carlo Conti in un’intervista aveva dichiarato la sua volontà di devolvere parte del cachet del Festival ai terremotati del Centro Italia. Una decisione che il conduttore ha rivelato di aver maturato sin dall’inizio ma che avrebbe voluto mantenere riservata per evitare che, il suo gesto, fosse scambiato per un’iniziativa di marketing pubblicitario e per la natura stessa della beneficenza, che in genere si fa in forma anonima. Le accuse poi sul presunto compenso sfociate in insulti pesanti sui social lo avevano costretto a rendere pubblicala sua intenzione. Ma il conduttore toscano non si è fermato a questo, porterà sul palco dell’Ariston Sergio Pirozzi, il noto sindaco di Amatrice. La cittadina rietina tra le più devastate del sisma insieme ad Accumoli e Arquata del Tronto e che ha pagato in termini più alti di vittime: ben 297. La terra non ha mai smesso di tremare da allora nel Centro Italia, dove anche a fine ottobre si è verificato un’altra forte scossa, per arrivare a quella del 18 gennaio in Abruzzo. Quel sindaco diventato un simbolo come le sue felpe che riportano il nome della sua città che non c’è più. Pirozzi ha solo l’obiettivo di far rinascere il suo paese perché crede fermamente “che dopo la notte viene sempre il sole”. E’ diventato il simbolo delle decine e decine di sindaci del Centro Italia che da mesi lottano con un sisma terribile, che allunga sempre di più i tempi della ripresa perché costringe a ripetere continuamente i sopralluoghi per le agibilità; con il maltempo; con la crisi economica che si acuisce per chi ha perso tutto o quasi.

Da Conti alla Littizzetto: il sociale al Festival

Il Festival della canzone italiana si è sempre occupato di sociale. Tutti ricorderanno nell’edizione del 2013, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, il monologo della comica piemontese e il dance flash mob dedicati proprio alla lotta contro ogni forma di abuso sulle donne. Dopo il suo j’accuse contro il femminicidio e contro chi commette violenza contro le donne, si era esibita assieme a cinquanta ballerine sulle note di “Break the chain”, l’inno contro la violenza domestica composto per l’occasione da Tena Clark e Tim Heintz. Era il flash mob organizzato per il giorno di San Valentino in tutto il mondo, un grido per dire basta.
E così la 67esima edizione di Sanremo ha uno spazio dedicato ad un tema di grande attualità e che desta molte preoccupazioni: il fenomeno in aumento del bullismo. Per lo spazio “Tutti cantano Sanremo”, focus sul terremoto e sull’impegno degli eroi di tutti i giorni e spazio a una campagna contro il bullismo.

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