Fidanzati in affitto, ti piacerebbe averne uno? No, non stiamo parlando di noleggio (solo) nella vita reale, sebbene esista anche questa possibilità, ma di finti-compagni online che possono essere acquistati per periodi di tempo variabile a vari scopi. Avere qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere virtuali o via telefono (gli incontri sessuali sono aboliti), far ingelosire il partner su Facebook e così via. Tu lo affitteresti un fidanzato?
A offrire questa curiosa possibilità sono diversi siti web, a partire dal cinese Taobao, che noleggia fidanzati, non solo per lavoretti domestici come altri servizi, ma per farsi fare le coccole al modico prezzo di 3 dollari al giorno. Il finto fidanzato ti contatta via chat o al telefono ad iscrizione effettuata. C’è persino un’apposita app per la chat che permette di selezionare la tipologia di fidanzato preferito. Il servizio vale anche per uomini a caccia di compagne.
Qualche esempio? L’uomo in divisa, che probabilmente sussurrerà parole dolci con il tono fiero del soldato, lo zio comprensivo, che ti riempirà di tenerezze, il palestrato, per le donne che sognano un fidanzato tutto muscoli e non detestano un po’ di sano narcisismo maschile. Insomma, di tutto e di più. Come funziona? Non ci si può vedere dal vivo ma il fidanzato è in carne e ossa. Piccolo inconveniente di percorso: gli sms sono a numero limitato in base al pacchetto offerta selezionato.
Un’alternativa live è rappresentata dai servizi proposti a Tokyo di affitto “fidanzati freschi”, ovvero nuove fiamme che accompagnano le fortunate acquirenti a fare passeggiate, acquisti e via dicendo. Non si possono consumare rapporti sessuali né baciarsi o farsi coccole di alcun tipo, tutt’al più è concessa la mano. Le tariffe variano da 36 euro all’ora a 44 euro per i fidanzati di lunga data, quelli che simulano di avere una relazione duratura con la donna e quindi adottano una serie di comportamenti diversi rispetto alla nuova fiamma. I pacchetti di 52 euro all’ora sono i più completi perché prevedono una serie di servizi aggiuntivi personalizzati.
Altri servizi molto popolari sono quelli, diffusi soprattutto negli Usa, che permettono di simulare un fidanzamento online o su Facebook. Ne è un esempio, “Invisible Girlfriend”, che il nome è già un programma. Pur essendo servizi prevalentemente destinati agli uomini in cerca di finte-compagne, a volte includono anche l’opzione maschile, basta curiosare e si trova di tutto. Lo scopo? Affittare per un mese un fidanzato finto che invia messaggi, che ti chiama e ti manda addirittura regalini.
L’aspetto comune di tutti questi servizi è l’offerta di coccole, chiacchiere, attenzioni perché, bada bene, non si tratta di gigolò, il sesso qui non c’entra nulla, anzi è severamente vietato. Ma perché fare una cosa simile? Succede per pura curiosità, per desiderio di sperimentare novità, ma in alcuni casi anche per sfuggire a una realtà scomoda, triste, solitaria. Ed è qui che subentra il problema: difatti il fidanzato virtuale non comporta danno alcuno, purché si tratti di un gioco e come tale sia trattato, senza attaccarvisi morbosamente o spendere ingenti quantità di denaro pur di fingere che qualcuno si interessi di noi.