E’ bello trascorrere le fredde giornate leggendo divertenti filastrocche sull’inverno per bambini, passatempo originale che può rivelarsi anche molto istruttivo. D’altronde è risaputo che il divertimento favorisce l’apprendimento, via libera quindi alle buone letture! Scopriamo pertanto insieme le migliori filastrocche in rima, frasi sull’inverno che faranno imparare ai nostri bambini qualcosa in più su questa stagione troppo spesso non capita: quando fa freddo, infatti, è possibile comunque divertirsi tutti insieme!
E se avrete risvegliato la curiosità dei vostri bambini, niente paura: potete leggere tantissime altre poesiole, che trovate nella nostra raccolta delle filastrocche per bambini.
Un caldo maglioncino
la sciarpa e il berrettino
due morbidi guantoni
e un paio di stivaloni.
Se dal freddo ti vuoi riparare
tutto questo devi indossare
e se il tuo naso rosso diventerà
bevi spremute in quantità
arance, mandarini e limoni
che bei frutti in questa stagione.
Questo è l’inverno eccolo qua
con il Santo Natale arriverà.
Poi vien l’allegro carnevale
con mille coriandoli da buttare
ma presto ci lascerà
e primavera sarà.
Pioggia, freddo, ghiaccio, neve,
notte lunga, giorno breve:
con il naso un po’ arrossato
anche l’autunno se n’è andato!
Ora è giunta la stagione
Dell’inverno dormiglione
E il ghiro, il tasso e l’orso
Dormon come l’anno scorso.
Certi uccelli son partiti
Son rimasti i più arditi:
ecco! Guarda il passerotto,
impaurito (sotto sotto)
saltellando tra la brina
cerca qualche briciolina.
Sai che a scuola ho studiato
Che anche il freddo è misurato?
E se scende sotto zero,
gela tutto il mondo intero!
Giù dal cielo grigio grigio
zitta zitta
lieve lieve
lenta lenta
bianca bianca
sulla terra vien la neve;
mille bianche farfalline
fanno il manto
alle colline,
mille candide farfalle
fanno ai campi
un bianco scialle.
Mille fiocchi immacolati
danno ai monti,
ai boschi, ai prati,
alle strade,
ai tetti, al suolo
un bellissimo lenzuolo.
I bambini guardan fuori
e non aprono più bocca
e la neve lenta lenta
scende scende
fiocca fiocca.
La sai tu, la storia di Fata Bianchina
che soffice, cheta, dal cielo calò?
Tranquilla discese una grigia mattina,
e il candido manto su tutto gettò.
I bimbi, felici, batteron le mani,
i passerottini gemeron: -Ci, ci.
Guardò il contadino sui campi lontani
e disse contento :- Va bene così…
Ma il sole, col vivido disco di fuoco,
nel cielo schiarito a un tratto brillò,
e Fata Bianchina dovè, a poco a poco,
disfarsi nel pianto. Così se ne andò.
Dicembre ha un suo ricamo,
sospeso ad ogni ramo;
l’ha fatto con la nebbia
l’ha fatto con la brina:
è nuovo ogni mattina.
Dicembre ha un suo sorriso,
diffuso in ogni viso:
lo porta in ogni casa,
dove la gente aspetta
la notte benedetta.
Toc, toc, toc batte gennaio
che è un mese allegro e gaio:
con la neve puoi giocare
e in montagna andare a sciare;
e col freddo che farà
ti consiglio sta cosa qua:
per dormir la buona nanna
cioccolata e tanta panna.
E’ febbraio un monellaccio,
molto allegro e un po’ pagliaccio
per le piazze e per le sale,
accompagna il carnevale
se fra i mesi suoi fratelli,
ve ne sono di più belli
il più allegro e birichino,
sempre è lui, il più piccino.
D’inverno, col gelo
sapete cosa faccio?
Con le scarpe da sci
vado fuori
a calpestare il ghiaccio:
Crick, crack, criiii
Il ventuno di dicembre
come dice il calendario
ricomincia un altro inverno
ogni anno molto vario;
se ai tempi della nonna
si accendevan stufa e fuoco,
ora, invece, è nella norma
che la stufa bruci poco,
c’è pur sempre un bel camino
nella casa di noi tutti
che rallegra un angolino
con i giorni belli o brutti.
A volte piove o tira vento,
poi vien caldo all’improvviso,
ti ritrovi in un momento
dall’inferno al paradiso.
Non è più un luogo comune,
non c’è proprio religione,
non si guardan più le lune
non esiste più stagione!
Ma perché un inverno vero
si presenti e si rispetti,
deve avere per davvero
tanta neve sopra i tetti.
Aggiornamento a cura di: Redazione Pour Femme