Il formicolio alle mani in gravidanza è un disturbo frequente, anche se nella maggior parte dei casi regredisce spontaneamente subito dopo il parto. Una delle cause più comuni è la sindrome del tunnel carpale, la cui comparsa, durante i nove mesi, è da attribuirsi ai cambiamenti ormonali in corso e alla ritenzione idrica che ne consegue. Il disturbo provoca l’ispessimento delle guaine connettivali che circondano i tendini del polso e compressione delle fibre nervose che portano alle mani, manifestandosi con formicolio, senso di debolezza, difficoltà nella presa. Scopriamo quali sono i rimedi e cosa fare.
Una delle cause più frequenti del formicolio è la sindrome del tunnel carpale, provocata dalla compressione e infiammazione del nervo mediano che passa nel canale carpale del polso. Questo spazio, già di per sé ridotto e delimitato da strutture non elastiche, durante i nove mesi si restringe ulteriormente a causa della ritenzione idrica dovuta ai cambiamenti ormonali in corso. I tessuti del polso, gonfi d’acqua, riducono infatti lo spazio a disposizione per lo scorrimento del nervo mediano. Ovviamente più il polso è minuto, più è alto il rischio di sviluppare la sindrome e di soffrire quindi di formicolio delle mani e di gonfiore alle mani al mattino o durante la giornata.
Se la sensazione di formicolio e mano addormentata è particolarmente fastidiosa, si può effettuare la cosiddetta elettromiografia, esame che permette di diagnosticare la sindrome del tunnel carpale e che non presenta particolari controindicazioni in gravidanza. Per quanto concerne i rimedi, meglio non ricorrere ai farmaci senza consultare il medico, possono rivelarsi pericolosi per lo sviluppo e la salute del feto. Se il formicolio notturno delle mani è lieve e non provoca dolore, si consiglia semplicemente di scuotere un po’ le mani, grazie al movimento si dovrebbe alleviare la compressione, è inoltre il caso di tenere il polso a riposo il più spesso possibile. Se il formicolio persiste dopo il parto, potrebbe essere necessario un piccolo intervento chirurgico.